Ultimo aggiornamento: sabato 11 gennaio 2025 09:54

Calzona: “Napoli? Sono orgoglioso di averlo allenato, ma era sparita l’allegria. Lobotka un giocatore da cento milioni”

11.01.2025 | 09:54

A La Gazzetta dello Sport ha rilasciato una lunga intervista il CT della Slovacchia ed ex allenatore del Napoli, Calzona. Queste le sue dichiarazioni:

Napoli-Verona, un match imperdibile per lei… “Ci sono Lobotka, Suslov e Duda, niente potrà distrarmi, non mi sarà consentito. Lobotka è un giocatore da cento milioni di euro: se non avesse perso un annetto o due, a quella valutazione sarebbe arrivato in anticipo. Perché Stanislav fa un altro sport, con la sua intelligenza sublime. Ma Duda e Suslov sono notevoli. Uno, Duda, ha tecnica di livello, peccato abbia giocato da attaccante per un po’: da mezzala, ora, dà il meglio. E Suslov doveva maturare, lo sta facendo e si vede”.

Cosa è per lei il Napoli? “Un momento del quale sono orgoglioso, nonostante i risultati non siano stati quelli che ci aspettavamo. Ma quella squadra era forte, anche se non rappresentava più completamente lo scudetto: via Kim, poi via Elmas; Zielinski e Osimhen come se non li avessi mai avuti. Ma i problemi non erano in campo. Diciamo che era sparita l’allegria della fantastica stagione di Spalletti. E poi non sarà un caso se in questa estate siano stati ceduti gran parte dei calciatori del mercato precedente”.

Sul nuovo Napoli… Quando andrà a rivederlo? “Sono rimasto colpito. Conte è stato bravo a calarsi nella natura di quel gruppo. Lo ha modellato seguendone le caratteristiche: il 4-3-3 non è una ideologia di facciata, è il risultato di un progetto tecnico costruito con calciatori che hanno caratteristiche precise e che con quel sistema si esaltano. Avendo assistito alla vittoria di Firenze, sono immunizzato da riferimenti scaramantici. E quindi per Napoli-Juventus ci sarò al Maradona”.

Sul campionato… “Mi sta piacendo tantissimo. Per la lotta per lo scudetto non mi pare si esca dalla terzina Inter-Napoli-Atalanta. Ognuna di queste ha qualcosa di assai personale. Il titolo verrà assegnato tardi, non penso ci siano possibilità di fughe anticipate”.

Su Kvara: “Io non so cosa possa succedere, né mi permetterò di fare previsioni, ma siamo al cospetto di un top”.

Sulla Slovacchia e sull’Europeo: “Siamo felici del percorso, i risultati lo testimoniano, c’è un movimento attraversato da un bel clima. Cresciamo, viviamo le nostre partite con ambizioni diverse, siamo consapevoli di andarcele a giocare. Certo, sappiamo che dai quarti di Nations League arriverà una tra Germania e Italia, ma non ci sentiremo vittime a priori. Europeo? Meglio evitare, altrimenti si riapre la ferita: 1-0 per noi al 90’, manca un minuto o poco più alla fine dei cinque di recupero e prendiamo gol. E poi, al supplementare, segnano subito. Ma abbiamo offerto una dimostrazione di cui essere orgogliosi”.

Calzona vs Spalletti? “Ho una stima gigantesca per Luciano. Conosco la sua intelligenza, ho avuto la fortuna di lavorare con lui, so quanto incida con la sua personalità e con la sua cultura calcistica”.

Ha voglia di tornare ad allenare un club? “Ho voglia di fare bene con la Slovacchia, federazione e popolo verso i quali devo riconoscenza. Se dovesse arrivare in futuro qualche proposta, ne prenderò atto e la valuterò”.

Il suo erede sembra Hamsik. “Ha tutto per essere anche un grande allenatore. È studioso, preparato, profondo conoscitore del panorama internazionale. Io da lui prendo molto”.

Foto: X Slovacchia