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BUON MERCATO: LA GUIDA

04.01.2016 | 00:30

Ricominciamo. Chiamarlo mercato di riparazione molto spesso è un’esagerazione. Devono riparare soprattutto quelli che temono fortemente di retrocedere: sarà una corsa folle di Carpi e Verona (che hanno davvero tanta paura); un bel lavoro per chi, come il Frosinone, crede di potercela fare; un passaggio obbligato per chi è in ritardo, per esempio il Genoa. Ma le grandi devono migliorare, non riparare, soprattutto perché siamo all’interno del campionato più equilibrato degli ultimi anni. E restare, per esempio, fuori dal terzo posto, sarebbe una scudisciata dal dolore insostenibile. Cerchiamo di capire come può funzionare in serie A, squadra per squadra.

ATALANTA – Moralez è andato, il Papu è corteggiato. Esattamente come Grassi (Fiorentina-Napoli) ma Percassi vorrebbe resistere fino a giugno. Piace molto Matos, esattamente come Larsson che ha un costo eccessivo. 

BOLOGNA – Su Calleri il discorso è molto chiaro, prestito altrimenti nulla. Stessa cosa per Ranocchia, ma l’Inter vorrebbe fare cassa. E in ogni caso non era così scontato che subito dopo Natale l’operazione sarebbe stata perfezionata. Per El Shaarawy il club farebbe una mezza follia, ma dipende dalla disponibilità del Faraone. In attacco caldi Floccari e Borriello.

CARPI – Impostato e ormai in dirittura il discorso per il centrocampista Crimi, ci sono margini per Mancosu (o Rebic). Corteggiato Borriello, l’idea è quella di puntare su gente motivata, per esempio D’Alessandro. Matos potrebbe tornare alla Fiorentina che poi gestirebbe la situazione. Pressing per Gnoukouri.

CHIEVO – A caccia di un’occasione, per esempio José Mauri inseguito già la scorsa estate, oppure di qualche investimento per il futuro. Magari con un occhio all’estero e sperando di resistere ai soliti assalti per Paloschi. 

EMPOLI – Le cessioni importanti verranno fatte in estate, probabile qualche aggiustamento, a maggior ragione se dovesse partire qualcuno (Ronaldo serio indiziato).

FIORENTINA – Lisandro Lopez resta in lista, un nome in evidenza, ma senza trascurare Mexes che in estate era praticamente viola. Ocampos piace moltissimo, ma costa anche una tombola. Qualcuno andrà a giocare, non soltanto Pepito Rossi. Molti indizi portano sia a Rebic che a Baez. Siamo sinceri: se i Della Valle cedono a gennaio, sia pur in presenza di una mega offerta del Napoli per Vecino, significa che conosciamo poco e male la famiglia proprietaria di un club giustamente molto ambizioso. 

FROSINONE – Il difensore Ajeti può essere considerato un acquisto di gennaio, alla stessa stregua dell’esterno Kragl arrivato da poco. Ledesma è stato proposto, non riscalda. Un attaccante è indispensabile, anche perché Longo e Verde torneranno alla base. Floro Flores prima scelta, ma dipende dal Sassuolo, mentre Floccari preferirebbe Bologna. 

GENOA – Cerci sarebbe già rossoblu, irruzione precisa nella giornata di sabato, ora manca il placet di Alessio. Seguite tante piste, respinti al mittente i tentativi per El Shaarawy e Immobile. Dipenderà da Perotti, chiaramente. Izzo piace all’Inter, potrebbe essere un discorso per l’immediato o per il futuro. Seguito e apprezzato Martella, ma il Crotone ora non lo cede.

HELLAS VERONA – Emanuelson, qualche altro appunto sparso, ma soprattutto la malinconia in vigore dalla scorsa estate e che tutto l’ottimismo di Delneri non può spazzare via. Ci vorrebbe un gran mercato, forse non basterebbe.

INTER – Sia chiara una cosa: prima le cessioni. Se ce ne fossero due o tre tra Ranocchia, D’Ambrosio, Dodò e Santon, si potrebbe pensare a qualche operazione in entrata. Su Calleri la posizione è chiara, eventuale discorso per la prospettiva. Certo, se l’opportunità di andare su Lavezzi crescesse a metà mercato, nessuno si tirerebbe indietro. Caceres e Van der Wiel sono tracce per il futuro più che per i prossimi giorni, ma è meglio non porre limiti. Respinto il Real che si era spinto fino a circa 40 milioni per Murillo, il discorso vale per il pressing inglese nei riguardi di Brozovic. 

JUVENTUS – Gundogan in cima ai desideri, sperando in un momento di debolezza del Borussia Dortmund, il muro oggi è alto. Banega nella lista, magari non con la stessa priorità. Per il presente o per il domani fari puntati su Mandragora (già bloccato) e Matheus Pereira. Intrigante sempre la prospettiva di piombare prima o poi su Benatia. Resistenza per Zaza, la situazione cambierebbe soltanto in caso di proposta faraonica. Previsti nuovi aggiornamenti sul Pocho. E per il futuro intriga parecchio Lukaku, a maggior ragione se non fosse confermato Morata. Ma sono discorsi per l’estate. Un altro gioiello esposto e che fa gola si chiama Embolo.

LAZIO – Il difensore dovrebbe essere già a Formello, per le necessità che ha Pioli. Invece, è la solita storia. Intriga N’Kolou che è al comando di un piccolo drappello di pretendenti. Un attaccante servirebbe, ma la necessità è quella di resistere alle offerte (che non mancheranno) per Biglia, Candreva e Felipe Anderson.

MILAN – Ripartirà il tormentone Witsel, nella speranza che abbia un lieto fine. Ma dipenderà dai prossimi risultati e del feeling, da tempo molto tiepido, tra Berlusconi e Mihajlovic. Piace molto anche Banega, probabile l’arrivo di un altro esterno offensivo con la partenza di Cerci, in lista resta Perotti malgrado l’irruzione della Roma. Difficile la gestione della vicenda El Shaarawy, inevitabile il sacrificio di De Jong per fare posto a un big. Sensi? Il Milan c’è sempre, malgrado la concorrenza. 

NAPOLI – Vecino sarebbe la prima scelta, la Fiorentina non molla. Gomes ex aequo, ma con il Valencia sta facendo faville e la valutazione è altissima. Un altro tentativo verrà fatto. Occhio a Xhaka, oggi più di Kramer, intriga Herrera del Porto. Per la difesa pronto un altro assalto al Toro per Maksimovic, ma si lavora anche per il futuro. Gnahoré bloccato, colloqui blindati con l’Atalanta per il centrocampista Grassi e per il portiere Sportiello. Quest’ultimo piace tantissimo, pur essendo Reina un titolare insostituibile e pur avendo un contratto fino al 2018.

 

PALERMO – Arteaga è già operativo, ma non basta. Ora Zamparini insegue un centrocampista: ha provato per Valdifiori, ma il Napoli ha risposto picche. Sensi intriga da settimane, ma bisogna mettere sul piatto 6 milioni più 2 di bonus, è la richiesta del Cesena per liberarlo subito. Possibile che intanto la ricerca prosegua all’estero.

ROMA – Sabatini è su tre tavoli: pressing nei riguardi di Perotti, discorsi molto avviati con il Milan per El Shaarawy, contatti con il Sunderland per Lens, quest’ultimo vecchia fiamma dell’estate 2014. Due attaccanti in arrivo temendo sanzioni per Salah? È una traccia. Forse presto la Roma capirà che, più che un esterno offensivo, servono come il pane un centrale difensivo e un laterale. E serve una gestione molto più illuminata, attenta e precisa rispetto a quella degli ultimi quattro mesi: fare un gran mercato non basta per vincere. 

SAMPDORIA – Alvarez l’ha voluto Montella, può imporsi. Servono due pedine dietro, un centrale e un laterale. Per Benalouane si aspetta la risposta del Leicester, a sinistra piacerebbe sempre molto Zuniga se non fosse per i soliti problemi di ingaggio. E potrebbe accadere qualcosa con l’Inter, proposto Dodò. Kramaric per l’attacco, la prima scelta sarebbe Immobile che però ha un ingaggio alto e il Siviglia non ha ancora aperto al prestito. 

SASSUOLO – Lo Celso primo obiettivo, trequartista del Rosario Central di assoluta qualità. Serve uno sforzo che Squinzi ha voglia di fare. Sul taccuino anche l’esterno Mauricio Tevez. Molto dipenderà anche dalla cessione di uno tra Falcinelli, Floccari e Floro Flores. 

TORINO – Cairo nega, ma se potesse riprenderebbe subito Immobile, anche in prestito secco. Per ora semaforo rosso del Siviglia, ma il mercato è lungo. Domanda: riusciranno i granata a contenere un nuovo e prevedibile assalto del Napoli per Maksimovic? Oggi non c’è una risposta sicura. Idea Belhanda, sul taccuino Cristante, intriga Kramaric, ma non c’è fretta. 

UDINESE – Behrami è dietro l’uscio, il tempo che il Watford trovi un sostituto. Domizzi quasi ai saluti, il Pescara insiste e non avrebbe senso tenere un difensore reduce da un lungo ciclo e in grado di mettersi in discussione altrove. Zapata sta bruciando le tappe per rientrare, ma un attaccante serve lo stesso.