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Bruno Peres, freccia verdeoro per il Toro

30.05.2014 | 09:24

Nelle ultime e vivacissime ore in casa Torino, tra qualificazione all’Europa League e cessione dell’amato bomber Ciro Immobile, non è passato inosservato il nome del brasiliano Bruno Peres: difensore classe ’90, attualmente al Santos, ancora per poco stando a rumors e dichiarazioni del diretto interessato. Trattasi di un giovane e incontenibile terzino destro, capace di attirare le attenzioni di molti club su di sè. Il Toro dovrebbe aver sbaragliato la concorrenza, segno che Cairo fa sul serio per la prossima annata in Europa.

 

Il Santos, società in cui si trova ad oggiha una scuola calcio di alto profilo e può contare su una rete di osservatori che copre tutto il territorio in Brasile. L’ultima intuizione del club bianconero è stata quella di puntare sulla crescita di Bruno Peres, 23 anni, terzino destro, che proviene dal settore giovanile dell’Audax di San Paolo. E’ un pendolino che garantisce con la sua spinta un sostegno costante al lavoro dei centrocampisti e alla qualità della manovra. Ha buoni fondamentali, è veloce, si sovrappone spesso agli esterni nel 4-4-2 del Santos, guidato in panchina da Muricy Ramalho. Arriva sul fondo, serve le punte, ha personalità. Ha una varietà di colpi che lo aiuta a prendere il sopravvento sulla sua corsia, così come riesce a farsi apprezzare anche in marcatura. 

 

Il Santos l’ha avuto il coraggio di puntare su questo terzino che nell’Audax era allenato dall’ex difensore romanista Zago, il primo a scommettere sulla sua definitiva consacrazione. L’ha riscattato a titolo definitivo alla metà di gennaio 2013, anticipando l’Internacional di Porto Alegre. Bruno Peres è il classico laterale di impronta brasiliana che fa leva sulle sue accelerazioni per trasformarsi in un’ala. Dopo averlo provato per qualche settimana in allenamento, il tecnico ha deciso di inserirlo nel blocco dei titolari. E le risposte ricevute da Bruno Peres sono state subito positive, tanto che il terzino ha richiamato l’attenzione di diverse società straniere. Si è informato sulla sua situazione contrattuale il Psg. Ma anche l’Inter e la Roma sono entrate sulla scena. La loro strategia comune era quella di soffiare il giocatore al Santos passando attraverso la dirigenza dell’Audax, ma il club carioca ha esercitato nei tempi previsti il diritto di prelazione sul cartellino di Bruno Peres, interessi che certificano la bontà dell’operazione fatta dai granata.
 
 

Peres ha cominciato la sua carriera nel vivaio dell’Audax. Nel 2010 è stato ceduto in prestito al Bragantino: sei presenze e un gol al Brasiliense sotto la guida di Marcelo Veiga. Ha debuttato nel campionato di serie B il 7 maggio del 2010 contro l’America (0-0). Nel 2011 si è legato, con la stessa formula, al Guarani: tredici gare con la società di Campinas, guidata da Giba. L’8 luglio del 2012 ha esordito nel Santos, che un anno prima aveva festeggiato la sua terza Coppa Libertadores (con il San Paolo è il club brasiliano che ne ha vinte di più). Venticinque gare nel Brasileirao, due i gol (contro Ponte Preta e Figueirense). Quest’anno invece 9 presenze e 1 gol. Ma adesso tutta l’attesa è nel vederlo all’opera in Serie A. Per il momento, i tifosi del Toro, devono accontentarsi delle sue parole: “Stiamo aspettando di chiudere con le ultime formalità: questa è la soluzione migliore per la mia carriera. Il Torino può essere una grande opportunità”.