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BRAVO, ESPERIENZA PER PEP

26.08.2016 | 09:55

Quando Guardiola desidera una cosa, è difficile che non la ottenga. Voleva un nuovo portiere, così è stato. Il tecnico catalano in testa aveva solo un nome: Claudio Bravo. Un acquisto record, dato che l’estremo difensore classe 1983 è stato pagato quasi 20 milioni di euro dal Manchester City. Addirittura, l’ex Barcellona risulta essere il sesto portiere più caro della storia del calcio dopo Buffon, Neur, Toldo, de Gea e Frey. Ma poco importa, perché la volontà di Pep è stata fatta. L’ex allenatore del Bayern Monaco è testardo e determinato allo stesso tempo. Nelle prime due giornate di campionato ha lasciato in panchina Joe Hart, preferendogli tra i pali l’argentino Caballero. Il motivo? Semplice, voleva ribadire alla società la necessità di acquistare un nuovo portiere. Ce l’ha fatta. Insomma, è stato ‘Bravo’ Guardiola. E tra i due sembra già amore a prima vista. Ecco le prime dichiarazioni di Bravo in merito al suo trasferimento al City: “Non è facile lasciare un club come il Barcellona in cui ho vissuto due anni fantastici ma l’opportunità di lavorare con Pep Guardiola era impossibile da rifiutare”. Pep, invece, ha detto di lui: “E’ un portiere che ha esperienza e carisma. L’ho apprezzato per tanti anni e sono felice che sia ora al City”.

Appartenente alla leva calcistica del 1983, Bravo compie le prime parate nella squadra cilena del Colo-Colo, con cui debutta in prima squadra nel 2002 in sostituzione dell’infortunato Eduardo Lobos. Ma ecco l’aneddoto che non ti aspetti: alla tenera età 14 anni, Claudio stava per lasciare il Colo Colo di Santiago de Chile perché un dirigente lo riteneva troppo basso. L’allenatore dei portieri Julio Rodríguez, però, è intervenuto a sua difesa, dicendo: “In caso di cessione di Bravo anche io lascerò il club”. Fu provvidenziale. Bravo, nel frattempo, continua a lavorare sodo, passando da 1,70 m a 1,84 m di altezza per poi lasciare il segno con la squadra cilena, salvando due rigori nel trionfale spareggio di campionato contro l’Universidad de Chile. Poi il grande salto: Il 22 ottobre 2006, sul campo del Maiorca, fa il suo esordio nella Liga spagnola con la maglia della Real Sociedad, che l’aveva prelevato dalla squadra cilena per 1,2 milioni di euro. Claudio, con questa maglia, vive sei stagioni, e al terzo anno contribuisce al ritorno della Real nella massima serie, segnando addirittura, su punizione, il gol della vittoria in una partita contro la Gimnàstic de Tarragona. Nella sua penultima stagione, la Real Sociedad si è classificata quarta, permettendogli di giocare in Champions League l’anno successivo. Ma col Barcellona, Bravo, l’Europa la vedrà solo dalla panchina. Con la formazione catalana disputa da titolare il campionato, lasciando al compagno di reparto ter Stegen  il ruolo di primo portiere nelle coppe. Già, chiamiamolo il dualismo dei portieri. Bravo, nel Barcellona, gioca dal 2014 al 206, vincendo due campionati da protagonista. Ma la coppa, quella dalle grandi orecchie, non la vedrà mai. Addirittura, dopo la finale di Champions vinta contro la Juventus, la UEFA gli comunica che non può essere considerato campione d’Europa in quanto non ha giocato nemmeno un minuto in nessuna delle partite disputate quell’anno dal Barcellona in Champions. Una beffa. Ma ora, con Guardiola, sarà tutta un’altra storia. Sì, dal profumo d’Europa.

Foto: Twitter Manchester City