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Bonucci: “Con la Spagna servirà la gara perfetta. Balotelli? Sta iniziando a pensare da adulto”

04.10.2016 | 14:49

Il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, è intervenuto in conferenza stamoa in vista della gara della Nazionale italiana contro la Spagna. Queste le sue dichiarazioni: “Entrare nello Juventus Stadium è un’emozione particolare, lo sento mio, mi trasmette un’energia diversa rispetto agli altri – riporta Tuttomercatoweb -. Spagna? Dovremo fare qualcosa di più che con Israele. Non sarà decisiva, ma importante per testare le nostre qualità per far sì che il cammino verso la Russia non si complichi. Loro sono ancora favoriti, hanno i migliori giocatori, basta leggere la rosa per capire la reale potenza della Spagna. Per sovvertire i pronostici serve una gara come quella dell’Europeo, con corsa e cinismo. Differenze fra Conte e Ventura? C’è poco, qualche meccanismo. Molte partite, se non quasi tutte, sono preparate sui difetti delle squadre avversarie. Sono molto simili, forse il primo è molto più meticoloso e motivatore, questo non vuol dire che c’è un modo giusto o sbagliato, ma a me piace quando ci sono idee di gioco poi messe in pratica da una squadra. Morata? In un paio di anni diventerà uno dei migliori attaccanti del mondo. Su Romagnoli? Io ho sempre detto che lui, con Rugani, sarà il fiore all’occhiello della nazionale del futuro. Balotelli? Le porte della nazionale sono aperte a tutti, ora sta incominciando a pensare come un adulto. Dire che non lo meritava e che vuole tornare solo al top significa che l’umiltà fa parte di Balotelli. Così sarà un valore aggiunto per tutti. Il Balotelli delle balzellate non serve a lui né ad altri, è un consiglio che gli sento di dare perché siamo cresciuti insieme, le qualità sono infinite, ma quello che gli è mancato è la consapevolezza che assumendo alcuni valori come umiltà e sacrificio possono portarlo in alto, ritornando in nazionale e diventando una pedina importante in questo gruppo. Fiducioso? Lo spero per lui, sin da quando eravamo piccoli io ho sempre portato Mario sottobraccio, ero il primo a rincuorarlo, a tappargli la bocca… è sempre stato una persona alla quale volevo bene, se capisce come ci si comporta non vedo perché non debba essere in nazionale. Spero che Nizza lo responsabilizzi. A volte scherziamo dicendo che siamo nati negli anni sbagliati, ma questa è la nazionale, è un bellissimo gruppo. Abbiamo perso in qualità, ma possiamo sopperire con altre doti”.

Foto: Vivoazzurro