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Boban attacca: “Milan unito? Ci credevo, non avvisarci di Rangnick è stato irrispettoso. La proprietà faccia chiarezza”

29.02.2020 | 11:10

“Unità d’intenti? Ci credevo, per il bene di tutti serve subito un incontro con Elliott”. Zvonimir Boban esce allo scoperto. Il dirigente del Milan si sfoga in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale parla apertamente del possibile arrivo in rossonero di Rangnick: “Parlarne non fa bene a nessuno, la cosa peggiore è che questo evento destabilizzante avviene in un momento durante il quale la squadra sta crescendo e si vede un grande lavoro di Pioli. Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan, almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan. Abbiamo già parlato con Gazidis, per il bene del Milan è certamente necessario che il meeting con la proprietà avvenga al più presto. Unità significa condivisione e rispetto, la base di tutto e l’unica via per poter lavorare bene. Il budget per il futuro? La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivi. In sintesi: noi rispettosi delle esigenze di equilibrio economico finanziario per garantire una sana e corretta gestione della società, la proprietà rispettosa dei risultati sportivi affidati a chi rappresenta la storia e i valori di un grande club. Al momento, nonostante gli sforzi nel mercato di gennaio e i tanti tagli, con due cessioni importanti e l’alleggerimento che deriva dai relativi ingaggi, non sappiamo che margini avremo”, le parole di Boban.

Foto: Twitter ufficiale Milan