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BIS-OLI, ANCORA SERIE A PER CESENA

19.06.2014 | 10:02

Bis-oli. Come nel 2010. Il Cesena torna in A e il protagonista é sempre lui. La città gli dovrebbe una statua a questo punto, specie se contiamo anche la promozione dalla Lega Pro. Pragmatismo e coraggio, questa la ricetta con cui i romagnoli sono passati a fari spenti dall’obiettivo salvezza al sogno promozione. Con un chiaro regista a scrivere la scenografia.

 

L’artefice, oggi piú che mai, é proprio lui: Pierpaolo Bisoli, capace di regalare un’incredibile doppietta di promozioni verso la massima serie alla piazza. 2010 e 2014: due annate che resteranno a lungo, forse per sempre, nel cuore della tifoseria romagnola. Il Manuzzi sembra essere l’habitat naturale di questo tecnico, che solo qui è riuscito a togliersi le maggiori soddisfazioni della propria carriera. 

 
Inizia ad allenare come vice di Dino Zoff nel 2004/05 alla Fiorentina, poi come mister del Prato, dal 2005 al 2007, dove una delle poche soddisfazioni rimane l’aver lanciato Alessandro Diamanti, e come tecnico del Foligno, con cui partecipa, senza successo, ai play-off persi per l’accesso in Serie B. Sembra uno dei tanti, Pierpaolo, bravo ma senza quel tocco in più necessario per vincere e mettersi alle spalle tutti gli altri.
 
 
Tocco che magicamente compare quando approda a Cesena, dove nel 2008 gli viene affidata la squadra in Prima Divisione. In 2 anni riesce a creare un clima perfetto, che frutta due promozioni di seguito. Il salto in B arriva dopo un 1° posto, quello in A dopo un 2° posto. La festa bianconera viene rovinata però dalla “fuga” dell’uomo che aveva costruito tutto ciò.
 
 
Le strade si dividono, ma la sorte resta la stessa: il Cesena fatica senza di lui, si salva alla prima annata ma retrocede in cadetteria alla seconda; Bisoli riparte da Cagliari, dove però viene esonerato dopo un po’, poi va a Bologna, dove incontra la stessa sorte. Altro esonero. L’incantesimo sembra essersi rotto di nuovo per lui.
 
 
E allora meglio tornare a casa. Bisoli e Cesena si riabbracciano. I bianconeri esonerano Nicola Campedelli e gli riaffidano la panchina. Il condottiero porta la squadra ad una salvezza tranquilla, ma è solo l’inizio di un nuovo ciclo: questa stagione, appena conclusasi, regala la nuova promozione in Serie A. E ora Bisoli vuole assolutamente restare, per riprendersi ciò che si è fatto scappare nel 2010.