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Bernardeschi: “CR7 il più forte e persona eccezionale, Allegri a volte mi tira le orecchie. Mandzukic sembra un orso, ma…”

04.10.2018 | 11:43

Federico Bernardeschi, esterno offensivo della Juventus e della Nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista sulle pagine di Tuttosport: “Com’è avere CR7 come compagno di squadra? Il Ronaldo giocatore lo conoscono tutti e personalmente l’ho sempre ritenuto il più forte al mondo. Quello che ho scoperto è ancora una persona eccezionale. Averlo vicino è un esempio per un ragazzo giovane, anche in una grandissima squadra come la Juve. Devi essere intelligente, ti stai allenando con il più forte del mondo, è una fortuna. Trasmette una positività all’ambiente che è contagiosa. Ecco perché lo preferisco a Messi: mi ricordo che durante la finale dell’Europeo lui, uscito infortunato, rimase in panchina per fare l’allenatore aggiunto. La mentalità della Juventus era già vincente prima, ma adesso c’è qualcosa di più. La mia crescita personale? È il frutto di una evoluzione. Ma se devo indicare un momento, è 2-3 anni fa che ho fatto il vero salto di qualità: a livello mentale. Ho capito che nessuno minuto va sprecato, che c’è sempre tempo per imparare qualcosa. Da lì ho iniziato a sfruttare ogni attimo per migliorarmi e tutto sta venendo di conseguenza. I miei compagni? Mandzukic sembra un orso, ma in realtà ride e scherza con tutti. Matuidi è fantastico, il numero uno, quel tipo di giocatore giocherellone che però in campo corre per 10; e poi c’è Szczesny: a Roma lo chiamavano coso, noi lo chiamiamo Tek per quel nome impronunciabile. Buffon? Un uomo di grande carattere, bisogna solo dirgli grazie per quello che ha fatto in questi anni. All’interno dello spogliatoio la colonia latinoamericana ha ormai preso il sopravvento: c’è troppo Raggaeton. Allegri? A volte mi tira le orecchie e quando si arrabbia alterna il toscano con l’inglese, per farsi capire da tutti. Ha un modo di presentarsi sempre positivo ed è un bene: con 60 partite da giocare è difficile tenere sempre alta la tensione. Sousa mi ha dato tantissimo, purtroppo a Firenze non è stato capito fino in fondo. Un giorno mi ha detto: investi su te stesso, ogni minuto non deve passare senza che tu non faccia qualcosa per migliorarti. Un conto è giocare la Champions, un altro è giocare per vincerla. Vogliamo fare il massimo, ma adesso pensiamo partita dopo partita. Ora c’è l’Udinese sulla nostra strada. Cerchiamo di fare 10 su 10. Nazionale? Siamo sulla buona strada, bisogna continuare a lavorare. Passioni? Avrò circa 600 maglie scambiate nel corso dei campionati, vorrei creare una galleria e farla vedere una volta ai miei figli, perché mi vedo padre in futuro”.

Foto: Juventus Twitter