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Belotti all’incrocio Milan, ripensando a quel che poteva essere

26.11.2017 | 00:01

Belotti Milan

Confermarsi nel mondo del calcio non è mai semplice, a maggior ragione quando si è reduci da una stagione straordinaria, forse irripetibile. E’ il caso di Andrea Belotti, che oggi pomeriggio sarà protagonista in quello che avrebbe potuto essere il suo nuovo stadio: San Siro, naturalmente a tinte rossonere. Già, perché dopo le 26 reti messe a segno nell’ultimo campionato, terzo in classifica marcatori dietro Dzeko e Mertens, il Gallo è stato uno dei principali candidati a fungere da ciliegina della torta all’interno del  mercato del nuovo Milan, targato Fassone e Mirabelli. Per stessa ammissione dell’amministratore delegato, il quale spese pubblicamente il suo nome unitamente a quelli di Aubameyang e Morata, poi sfilatosi a beneficio del Chelsea. Andrea qualche dubbio sulla sua permanenza in granata lo ha avuto, se è vero – come è vero – che Cairo quest’estate aveva espresso l’esigenza di parlare a quattr’occhi con il ragazzo, per verificare le sue motivazioni. D’altronde, a 23 anni ed in piena fase di decollo, era assolutamente lecito ambire ad un club di maggior cabotaggio. Ad ogni modo, il Milan ha optato per il meno dispendioso Kalinic e alla fine Belotti è rimasto al Toro, anche perché nessuno dall’estero si è presentato con i famosi 100 milioni della clausola. Il resto è pura attualità: il bomber bergamasco, anche a causa dell’infortunio al collaterale, con allegato recupero affrettato in vista del nefasto playoff con la Svezia, finora ha realizzato appena 3 gol nella corrente edizione della Serie A. Domenica scorsa l’errore dal dischetto – decisivo – contro il Chievo, oggi il Gallo proverà ad interrompere la bimestrale astinenza (non segna dal 20 settembre) proprio contro il Milan. Ripensando, inevitabilmente, a quel che poteva essere e non è stato.

Foto: sito ufficiale Torino