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Bastoni: “Voglio lasciare il segno nella storia dell’Inter. Fa piacere essere la vetrina del calcio moderno. Thuram mi ha sorpreso tanto”

02.05.2024 | 09:45

Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter, ha parlato a Sky Sport in merito al momento in casa nerazzurra e alla festa scudetto.

Queste le sue parole: “E’ stata un’emozione grandissima: avevo fatto la parata con la Nazionale dopo l’Europeo e ci avevamo messo 3-4 ore, questa volta ci abbiamo impiegato il doppio del tempo. L’affetto che ci ha dato il popolo nerazzurro è una cosa che difficilmente scorderemo”.

Quale immagine simbolo sceglie per la stagione? “Non scelgo un episodio, ma tutta l’annata. Tutta la forza che ha avuto il gruppo: sono stati tanti gli episodi che ci hanno portato a dire che forse questa sarebbe stata la volta buona. Dopo tante occasioni sprecate, c’era tanta voglia di festeggiare e di rimediare agli errori del passato. E questo viene da un collettivo, da un’unione di squadra che si è vista durante tutto l’anno”.

Un’immagine che viene in mente è il gol di Bologna, con questo lavoro di gruppo da centrale a centrale, quasi una cosa innovativa. Quando pensate a quel tipo di crescita che avete fatto e all’evoluzione del vostro gioco, che soddisfazione avete? “Fa piacere essere la vetrina del calcio moderno. E’ un’evoluzione che arriva con Inzaghi. Prima era un 3-5-2 classico, ora difficilmente restiamo così. A me piace entrare dentro al campo e allargarmi. Ormai abbiamo un’intesa e una sintonia tale, per cui tutti sappiamo cosa farà il nostro compagno. E abbiamo fiducia uno nell’altro”.

Restare all’Inter a vita: “Io personalmente me la sento sì, specialmente dopo la festa e la manifestazione d’affetto da parte di tutti. E’ chiaro che, quando le cose vanno bene, è facile festeggiare ed essere tutti felici. Ma purtroppo sono passato anche da delusioni importanti, come quando abbiamo perso lo scudetto o la finale di Champions League, e anche lì abbiamo sentito tanto l’affetto dei nostri tifosi. Quindi ti posso dire che mi sento di ripagare questo affetto”.

Sui modelli: “La personalità, la non paura a fare determinate giocate. Se fai il compitino, non sarai mai un game changer come dice Steph Curry, che è sempre stato il mio modello anche in uno sport diverso dal calcio: lui ha lasciato il segno ed è quello che vorrei fare anche io”.

Su Lautaro: Ha ereditato una grande responsabilità. Fino all’anno scorso avevamo Handanovic, che era una grande personalità all’interno dello spogliatoio e non era facile da sostituire. Interpreta questo ruolo in modo diverso, perché comunque ha un’età diversa, e si affida anche a noi ‘anziani’ del gruppo per chiedere qualche consiglio: è una cosa che mi fa piacere, perché sensibilizza e dà responsabilità un po’ a tutti. Mi piace come interpreta il ruolo di capitano”.

Chi la ha sorpresa di più? “Sicuramente Thuram, non pensavo potesse avere un approccio così forte nel nostro calcio. Ci avevamo già giocato contro col Borussia Moenchengladbach e non mi aveva impressionato così tanto. Invece ti accorgi di quanto sia, oltreché straripante fisicamente, anche intelligente nei movimenti e quanto lavori per la squadra. Se devo dirtene uno, ti dico Marcus”.

L’Inter partirà da favorita nella prossima stagione… “L’ho detto prima di un allenamento qualche settimana fa, cioè che dopo la tempesta c’è sempre il sole. Nel calcio la cosa più difficile è ripetersi, adesso ci aspetteranno tutti al varco: a partire dalla prossima stagione, saranno tutti pronti a puntarci il dito. Abbiamo tanta voglia di ripeterci, nonostante tanti di noi magari abbiano esperienza. Ma siamo comunque ancora ragazzi giovani con tanta voglia di vincere”.

Foto: twitter Inter