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Bastoni: “Conte è fenomenale, ma la sua preparazione è durissima. Lukaku una forza della natura”

08.09.2019 | 09:55

Dopo una convincente annata a Parma, il 20enne Alessandro Bastoni è rientrato all’Inter per mettersi a disposizione di Antonio Conte e crescere a livello professionale sotto la guida di alcuni tra i migliori difensori centrali di tutto il campionato. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il classe ’99 ha parlato di questo inizio di stagione: “Intanto devo ringraziare il Parma e mister D’Aversa per aver creduto in me. Per quanto riguarda Conte, beh, me ne avevano parlato tutti benissimo e in effetti ho avuto subito la conferma della sua grandezza: per me è il Messi degli allenatori. È fenomenale, ha idee di gioco strepitose, sempre votate all’attacco. La preparazione è durissima, come lo fu con Gasperini per me. Poi in Cina c’era un’umidità incredibile: ho sofferto parecchio, lo ammetto, perché abbiamo fatto corse molto pesanti. Però quando si alza la qualità e il livello dei giocatori devi essere bravo ad alzarti anche tu. Skriniar, de Vrij e Godin? Al di là della grande qualità che li ha portati ad essere tra i migliori al mondo, mi ha colpito l’umiltà con cui mi hanno accolto e i tanti consigli che mi danno ogni giorno. Mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo e per un giovane è molto importante. Io poi ho sempre tifato Inter: indossare questa maglia e guardare lo stemma sul petto è un sogno. A marcare Lukaku si fa davvero fatica. Però c’è anche un lato positivo: quando incroci poi altri attaccanti ti sembra più facile usare il fisico per avere la meglio. Romelu è una forza della natura. I buu di Cagliari? Onestamente non li ho percepiti tanto, ero più concentrato sul rigore che sul resto. Credo si tratti soltanto di ignoranza da parte di un gruppo di pochi tifosi, non è giusto generalizzare. Ovvio che fatti del genere fanno dispiacere. Anti-Juve? Inutile nasconderci, vogliamo cambiare l’andamento delle cose degli ultimi campionati. Abbiamo il mister e la squadra per farlo, ma poi bisogna dimostrarlo in campo, pensando partita dopo partita“.

Foto: Vivoazzurro