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BAS(TA) DOST, IL RESTO NON CONTA

15.02.2015 | 06:03

Bas(ta) Dost. Al Wolfsburb per scrivere una pagina della Bundesliga tedesca, che ieri ha ospitato uno di quei classici match che difficilmente non troveremo negli annali. E il protagonista è lui, appunto: Bas Dost, olandese, classe ’89 e attaccante. Il Wolfsburg lo ha conosciuto nel 2012, quando lo portò in Germania dall’Hereenveen, club orange nel quale fece il salto di quialità mettendo a segno in Eredivise ben 32 gol in 34 apparizioni. Poi, appunto, l’arrivo nei biancoverdi della Bundes dove, però, non riesce ad esprimersi al meglio complice un andamento generale della squadra non certamente dei migliori degli ultimi anni. Ma quando la squadra stessa è ritornata a girare, come quest’anno dove i ragazzi di Hecking si trovano in seconda posizione, ecco che il suo talento pare aver trovato il via libera per uscire dalle barriere e farsi notare in tutto il sistema calcistico. In molti ne avranno sentito parlare in maniera incessante poche settimane fa, quando il Wolfsburg battè con un roboante 4-1 i “marziani” del Bayern Monaco. In quel frangente furono due, per una doppietta personale, i gol siglati da Dost. Quest’ultimo, però, ieri ha realmente esagerato: nella sfida al vertice tra i suoi e il Bayer Leverkusen, sono suoi quattro dei cinque gol messi a segno dai biancoverdi con i quali hanno battuto, appunto, la sesta forza del campionato. Prima un colpo di testa in tuffo, poi una zampata e un piattone destro per la doppietta e la tripletta personale ed infine un colpo di tacco nel recupero a fissare il 5-4 finale e calare il poker personale. Una “quadripletta” che lo porta a quota nove reti in dieci presenze in Bundes e che permette al prezzo del suo cartellino di alzarsi notevolmente. Ora tutti, in Germania, si aspettano una conferma. Per ora, al Wolfsburg, Bas(ta) Dost. E vincere. Il resto non conta.

 

Foto: kicker.de