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Athletic Bilbao: l’identikit dell’avversario del Napoli

08.08.2014 | 13:10

Sorteggio europeo ancora una volta stregato per il Napoli: dopo il girone della morte della scorsa stagione, l’urna di Nyon ha riservato agli azzurri l’Athletic Bilbao, con la beffa ulteriore rappresentata dal dover giocare la gara di ritorno in trasferta, mentre l’andata è prevista al San Paolo. Date e orari ancora da confermare.

Non poteva esserci verosimilmente accoppiamento peggiore per gli uomini di Benitez: l’Athletic, quarta forza dell’ultima LIga, per dna mette in campo cuore e orgoglio – tipicamente basco – prima ancora delle qualità tecniche.

La Linea Maginot, davanti al portiere Iraizoz, poggia le sue basi sul capitano Carlos Gurpegi, che sta recuperando da un grave infortunio al ginocchio, e sull’ambitissimo Aymeric Laporte, centrale della Francia Under 21 ma di origini rigorosamente basche, in conformità alla linea dell’autoctonia che ha sempre contraddistinto il Bilbao.

Seppur orfana di Ander Herrera, passato al Manchester United dopo un lungo corteggiamento, la compagine allenata da Ernesto Valverde in mezzo al campo può contare su Ander Iturraspe, il venticinquenne prodotto della cantera che era stato inserito da Vicente del Bosque nella prima lista da 30 per l’avventura mondiale, poi rivelatasi altamente nefasta. Tenendo presente che Benat Etxebarria, smarritosi un po’ per strada, può sempre tornare ai suoi livelli.

Al di là di Markel Susaeta, titolare dell’out offensivo destro, possiamo indicare in Iker Muniain la stella assoluta dei Leones: il brevilineo esterno d’attacco, classe 1991 e freschissimo di rinnovo fino al 2017, può rivelarsi imprendibile negli ultimi 30 metri tra ripartenze, accelerazioni e assist per l’eterno Aritz Aduritz, il 33enne centravanti che la scorsa stagione ha trascinato i suoi al ritorno nella massima competizione continentale dopo 16 anni di assenza. E in avanti occhio anche all’ultimo arrivato Borja Viguera, capocannoniere dell’ultimo campionato cadetto iberico con la maglia dell’Alaves.

Tralasciando le succitate individualità, cui andrà prestata la massima attenzione, probabilmente il pericolo maggiore per il Napoli è rappresentato dal nuovo San Mames, sorto accanto allo storico impianto demolito recentemente, un catino infernale più che uno stadio. La complessiva cifra tecnica dei partenopei è superiore, Higuain e compagni hanno tutto per passare il turno e qualificarsi, così, per la fase a gironi. Ma il fattore ambientale, che mister Rafa conosce bene dai tempi di Valencia, non va affatto sottovalutato.   

                                                                                              Jody Colletti      Twitter: @jodycolletti