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ATHANASIADIS, L’ALFIERE DI UN PAOK CHE SOGNA

28.11.2014 | 09:38

È il PAOK di Stefanos Athanasiadis: una doppietta del bomber ha consentito ieri alla compagine di Salonicco di violare il campo della Dinamo Minsk e di tornare, così, dalla Bielorussia con tre punti pesantissimi in chiave qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Reti in fotocopia quelle messe a segno nel finale della gara valida per la quinta giornata alla fase a gironi: due zampate sotto misura, entrambe propiziate da cross bassi provenienti dal vertice destro dell’area di rigore, assist griffati rispettivamente Pereyra e Kace.

Con quelle siglate ieri, il nostro personaggio del giorno è salito a quota cinque in classifica marcatori, concedendo il bis – seppur in tono leggermente minore – rispetto all’exploit della partita d’andata: lo scorso 18 settembre l’estremo difensore della Dinamo fu costretto a raccogliere ben tre palloni calciati dall’attaccante ellenico in fondo al sacco. E se contiamo la segnatura nel preliminare contro i moldavi dello Zimbru Chisinau, il bottino complessivo sale a sei, davvero niente male per un ragazzo che alla soglia dei 26 anni, pur non avendo vinto alcunché in carriera, si sta pian piano guadagnando le luci della ribalta.

E soprattutto sta facendo sognare un popolo intero, quello della città che nell’antichità era chiamata Tessalonica, celebre nei libri di storia per l’Editto che mise sostanzialmente al bando i culti pagani, proclamando il Cristianesimo religione ufficiale dell’Impero. E curiosamente Stefanos nasce proprio il 24 dicembre, dell’anno 1988, nel villaggio di Lakoma in Calcidica, a una sessantina di chilometri da Salonicco. Esaurita la digressione storico-religiosa, dicevamo del sogno dei tifosi del PAOK, che con il trascorrere delle settimane sta prendendo sempre più consistenza.

Già, perché i bianconeri dell’Ellade attualmente veleggiano in vetta alla Super League, con due punti di vantaggio sullo spauracchio Olympiacos, il sodalizio che nell’ultimo ventennio ha letteralmente fatto man bassa in patria: basti pensare che 16 degli ultimi 18 titoli nazionali sono stati proprio appannaggio della blasonata formazione del Pireo. L’ultimo trionfo in campionato delle aquile di Salonicco è datato 1985, chissà che in concomitanza con il trentennale la storia non possa essere riscritta. Sin qui Stefanos sta trascinando gli uomini di Angelos Anastasiadis, miglior marcatore della squadra con sei gol in sette partite. La “sua” squadra, in cui si è formato come calciatore e della quale ha sempre difeso i colori, fatta eccezione per tre brevi parentesi.

La prime due risalgono al 1998: Klaus, questo il nome europeizzato che oggi il giocatore porta sulla maglia fuori dai confini nazionali, aveva soltanto 10 anni, ma in occasione di un torneo giovanile disputato con il PAOK a Trieste attira l’attenzione degli scout della Triestina, che gli chiedono di aggregarsi ai pari età alabardati. Né il piccolo né la famiglia però riescono ad ambientarsi, fanno un tentativo analogo in Germania, con l’Hertha Berlino, ma nel giro di qualche mese rientrano tutti a casa. La terza è invece relativa alla stagione 2009-10, quando il centravanti viene girato in prestito al Panserraikos: esperienza non memorabile, conclusa con 6 reti all’attivo.

Nato centrocampista centrale, ma trasformato in prima punta dal tecnico delle juniores Kostas Malioufas, Athanasiadis debutta tra i grandi il 4 febbraio 2007 nel match casalingo con il Larissa. A partire da quel momento sono 194 le presenze totalizzate nelle varie competizioni, 80 le reti realizzate, figlie quasi tutte del fiuto del gol tipico del finalizzatore di professione. Con la casacca della Grecia conta invece 10 gettoni, è stato l’ex ct Fernando Santos (oggi alla guida del Portogallo) a farlo esordire il 7 giugno del 2011 contro l’Ecuador. L’ultima apparizione risale a 10 giorni fa con Kostas Tsanas in panchina, promosso ct (attualmente ancora ad interim) dopo l’allontanamento di Claudio Ranieri, che in terra balcanica proprio non è riuscito a lasciare il segno. Stefanos adesso vuole continuare a stupire, nel suo Paese e in Europa: domenica al Toumba sarà di scena il Panthrakikos, fra due settimane toccherà al Guingamp: in palio il secondo posto del girone K, quello che ha già visto passare come prima la Fiorentina di Vincenzo Montella.  

 

Foto: uefa.com