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ASAMOAH GYAN, SPERANZA GHANESE

22.06.2014 | 10:46

Minuto 63 di Germania-Ghana: il milanista Sulley Muntari ruba intelligentemente palla a centrocampo e serve in profondità Asamoah Gyan che, a tu per tu con il portiere avversario Neuer, sfodera un diagonale tanto potente quanto preciso. E’ il gol del provvisorio 2-1 che ribalta tutto, la rete che quasi regala alla storia uno dei risultati più inaspettati dell’intera competizione. Il tutto prima dell’ingresso in campo di Miroslav Klose, il quale ha un appuntamento con la leggenda e ancora nessuno lo sa (ora il Fenomeno Ronaldo inizia davvero a tremare…). Il 2-2 finale regala speranze ai ghanesi, ora con 1 punto in due gare e in attesa del match tra Stati Uniti e Portogallo. Un girone G molto più equilibrato di quello che ci si potesse aspettare. Ma del resto – si sa – ogni Mondiale regala le sue sorprese…
E pensare che Asamoah Gyan a quest’ora avrebbe potuto essere egli stesso nella storia, da ben quattro anni. Già, perché se al 122esimo minuto di gioco di un’incredibile Ghana-Uruguay (quarti di finale dei Mondiali in Sudafrica del 2010) avesse messo dentro dagli undici metri la colossale occasione dell’ultimo secondo dei tempi supplementari, avrebbe spedito la sua Nazionale direttamente in semifinale. E invece la traversa piena ha poi condannato il Ghana ad affrontare (e perdere) la lotteria dei calci di rigore.
Ma Gyan non è solo Ghana. Nato ad Accra il 22 novembre del 1985, il centravanti cresce calcisticamente nel Liberty Professionals, prima di essere notato e acquistato dall’Udinese nel 2003. I friulani decidono di mandarlo in cadetteria in prestito al Modena dove, in due stagioni, segna 15 reti e si mette in mostra soprattutto per le sue doti fisiche. Nel 2006 torna in bianconero: il primo gol in serie A arriva il 20 settembre contro la Sampdoria (3-3 finale). Di lì a poco arriveranno altre marcature (anche Roma e Milan tra le sue vittime di lusso), il suo bottino al termine della stagione conterà ben 8 centri. Dopo un’annata 2007/2008 poco proficua, ecco l’approdo al Rennes che lo preleva per 8 milioni di euro. L’infortunio patito all’inizio della sua nuova avventura ne limita la continuità di rendimento fino al 20 dicembre, giorno del primo gol in Ligue One contro il Lorient. Un’avventura francese chiusa male al primo anno ma condotta egregiamente la stagione successiva (13 reti in 24 match disputati). Un trampolino di lancio che gli vale la Premier League, con il Sunderland che sborsa ben 13 milioni di sterline. 10 marcature nel campionato 2010/2011, poi il passaggio all’ Al-Ain, dove, a oggi, ha conquistato per due volte la Uae Arabian Gulf League (titolo di capocannoniere in 3 occasioni) e 1 Supercoppa nazionale. Il rinnovo quinquennale a 6,5 milioni netti a stagione è la sua attuale situazione contrattuale: cifre a dir poco importanti per un calciatore che tra pochi mesi compirà 29 anni.
Il presente, tuttavia, parla ghanese. C’è un intero popolo che si affida anche a lui per rincorrere un sogno interrotto prematuramente quattro anni fa. Un rigore fallito che Asamoah Gyan si porterà dietro per tutta la vita. Ora bisogna ripartire da quel diagonale vincente contro la Germania, che ha riscattato – almeno in parte – il ko al debutto contro gli Stati Uniti. Con la testa alla terza gara, ma con un occhio agli altri risultati, sperando che portino buone notizie e che regalino qualche speranza. La traversa in Sudafrica ancora trema, Gyan è pronto ad aggiustare la mira…