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ANDREJ KRAMARIC, ISTRUZIONI PER STUPIRE L’EUROPA

15.10.2014 | 10:46

L’Atalanta ha messo nel mirino un vero e proprio gioiello. Andrej Kramaric, attaccante croato classe 1991 in forza al Rijeka, 178 centrimetri per 75 chilogrammi. Un centravanti rapido, scattante e allo stesso tempo forte fisicamente, ambidestro e attuale capocannoniere del proprio campionato con una media di un gol ogni 65 minuti. Il gioiellino si sta mettendo alla grande in mostra anche nelle qualificazioni europee con la maglia della Nazionale (dopo il biennio 2011-2013 con l’Under 21). Due reti in tre apparizioni fin qui: la prima lo scorso 9 settembre all’esordio casalingo contro Malta (entrato al 67′ al posto di un’altra stella, Halilovic, e rete bucata all’81’ per il definitivo 2-0), la seconda appena due giorni fa, nel tennistico 6-0 con cui Mandzukic e compagni hanno liquidato l’Azerbaigian (il nostro personaggio del giorno ha aperto le marcature dopo 11 minuti, su assist di Srna).
Sembra un veterano, poi basta uno sguardo alla sua carta d’identità per restare sbalorditi. L’anno scorso il Rijeka ha sborsato appena un milione e 200 mila euro per il suo acquisto, ora i dirigenti della Dinamo Zagabria si staranno mangiando le mani, dopo averlo visto crescere dal 1997 fino alla scorsa stagione (41 gettoni di presenza e rete bucata in 8 occasioni) dal punto di vista umano, tecnico e soprattutto del valore economico. Già, perché a oggi Kramaric vale almeno sei milioni di euro e, di questo passo, ci avviamo spediti verso la doppia cifra.
Ogni giorno che passa spunta una nuova pretendente: dall’estero si sono fatte avanti Bayer Leverkusen e Valencia, piace a molti top club della Premier League, mentre in Italia – come anticipatovi in esclusiva dallo scorso 10 ottobre – è l’Atalanta che si è mossa in modo più deciso, anche se presto potrebbe finire nel mirino delle big (in passato è stato accostato anche al Milan). I parallelismi con Mario Mandzukic sono fin troppo scontati: stesso fisico, stesso senso del gol, stesso istinto da killer nell’area di rigore. E, soprattutto, stessa continuità: nel Rijeka è affiancato da Ivan Krstanovic che non è affatto costretto a fare gli straordinari, viste le 13 reti in 10 presenze del suo compagno di reparto, tra cui una tripletta (contro l’Hajduk Spalato) e tre doppiette (nei match con Rnk Spalato, Slaven Belupo e Nk Zagabria). Numeri importanti che hanno spinto la sua squadra al secondo posto in classifica, a quattro lunghezze dalla capolista Dinamo Zagabria, battuta proprio dal Rijeka la scorsa estate in finale di Supercoppa nazionale per 2-1. Ma il rendimento di Kramaric non si arresta qui: per informazioni chiedere ai tifosi del Siviglia che si son visti concretizzare sotto agli occhi un gol e un assist nel 2-2 nella gara di Europa League dello scorso 2 ottobre.
Parliamo di un attaccante dalle doti importanti, non passate inosservate nemmeno a quell’Atalanta che da tanti anni ormai è l’incubatrice tricolore dei campioni del futuro. I bergamaschi lo hanno fatto seguire nell’ultimo periodo, ricavandone impressioni assolutamente positive. Il ragazzo croato ha un contratto in scadenza nel 2015 con opzione per il rinnovo e, come detto in precedenza, ha una valutazione già elevata (circa 6 milioni). La sensazione è che, tuttavia, davanti a un’offerta soddisfacente, il Rijeka si convinca a cedere il proprio talentino che ormai è sulla bocca degli addetti ai lavori di mezza Europa. 
L’occasione di vederlo giocare davanti alle platee italiane? Esiste ed è anche imminente. L’appuntamento è fissato per il prossimo 16 novembre a Milano, quando le capoliste a punteggio pieno Italia e Croazia si sfideranno nella quarta giornata del gruppo H valido per le qualificazioni a Euro 2016. Un’ulteriore occasione per mettersi in mostra, un’opportunità per entrare definitivamente nel mirino dei maggiori club europei. Occhio, mister Conte: Andrej Kramaric potrebbe farci molto ma molto male…