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Andreazzoli: “Merito di essere confermato sulla panchina”

08.03.2013 | 13:40

La Roma cercherà di mantenere il trend positivo delle ultime giornate. A Udine non sarà facile ma sicuramente vedremo di fronte Totti e Di Natale, due giocatori che stanno scrivendo pagine importanti del calcio italiano. Ne parla nella conferenza stampa della vigilia, l’allenatore della Roma, Aurelio Andreazzoli. Ecco quanto detto dal tecnico toscano:  

Il momento di Osvaldo? Ho letto anche di un chiarimento fra noi. Ci sono state notizie imprecise e così voglio chiarirle. Come può succedere in una squadra il martedì si analizza il match della domenica prima per capire cos’è andato bene e cosa invece no. Questo vale per il piano tecnico, tattico, ma anche comportamentale. Questo è successo anche questa settimana e succederà anche nelle prossime. Non c’è stato dunque nessun tipo di chiarimento fra Osvaldo e Muzzi, ad esempio. Daniel si è allenato in maniera differenziata, ma tutto si è svolto in maniera normale. Non ci sono stati neanche provvedimenti.

Il momento dopo le tre vittorie consecutive? E’ cambiato tanto, l’aria che si respira in città è la stessa che c’è nello spogliatoio. La vittoria è la panacea di tutti i mali.

Le insidie della gara con l’Udinese? I friulani sono difficilissimi da affrontare perché non ti danno punti di riferimento e sono velocissimi nel ripartire. In più hanno un fenomeno che risponde al nome di Antonio Di Natale. Sa segnare ed essere anche il punto di riferimento per tutta la squadra. Affrontare l‘Udinese è sempre un problema. Hanno prerogative fastidiose.

Lamela? E’ disponibile verso la squadra. Ha grande tecnica e visione della porta. La posizione? Sulla destra: un po’ più avanti o indietro non importa. L’importante è l’interpretazione del ruolo. Rispetto a prima è anche molto migliorato nelle situazioni in cui faceva fatica.

Di Natale e Totti, due fenomeni ma “anziani”. Non è un pericolo per il calcio italiano? Se non si ha il coraggio di scegliere e mettere in campo i giovani nel momento giusto è normale che si trovano situazioni del genere. Romagnoli, Marcos, Lamela da noi, il Milan idem invece stiamo lavorando nel senso opposto. Se poi uno è bravo lo è al di là dell’età anagrafica.

Contro l’Udinese meglio evitare il possesso palla? Bisogna fare attenzione perché l’Udinese non puoi leggerla in un solo modo. Non sai mai come prenderli. Conosci i pericoli e presumi di contrastarli in un certo modo ma è sempre difficile riuscirci.

Il mio merito più grande nella Roma? L’ho già detto tante volte. Personalmente credo di non aver fatto niente di particolare tranne quello di esprimere la mia idea di calcio. Sono stato forse bravo a creare la sinergia giusta per ritrovare il gruppo.

De Rossi regista al posto di Pjanic? Daniele sa fare molte cose. E’ normale però che ci siano delle differenze. Finora abbiamo giocato con due mediani, è evidente che con Pjanic la coppia funziona in maniera ottima. Il regista però lo sa fare. Il problema è solo la condizione. Adesso è in una situazione accettabile.

Guidolin vs Andreazzoli Lui è un allenatore con la A maiuscola. Io invece sono agli inizi sul piano della ribalta. Credo che fra noi ci sarà un confronto fra due allenatori che hanno visto tante cose nella loro professione.

Florenzi e Tachtsidis? Da quando sono arrivato hanno avuto un minutaggio ridotto rispetto a prima, ma quando sono stati chiamati in causa hanno risposto molto bene. Tutti sarebbero meritevoli di scendere in campo sempre in questo gruppo. C’è anche chi non è mai stato utilizzato.

Le voci sulla panchina del prossimo anno? Sinceramente per quello che abbiamo fatto finora credo di essermi meritato il rinnovo con la Roma. Se qualcuno mi chiedesse un consiglio, io Andreazzoli lo consiglierei. Io credo molto in me stesso e forse sono avvantaggiato nel fare certe valutazioni. Dopo il tempo che abbiamo avuto a disposizione se la squadra sbaglia, è colpa mia. Certo un’altra cosa è iniziare il lavoro ad inizio stagione.