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Allegri: “Scudetto a 94 punti, c’è anche il Napoli”

06.02.2015 | 12:32

Vigilia particolarmente sentita per Max Allegri, domani sera allo Stadium arriva il suo ex Milan. Ecco le dichiarazioni più significative rese dall’allenatore della Juventus in conferenza: “Al di là dei momenti differenti vissuti dalle due squadre, è sempre Juve-Milan. Loro hanno vinto l’ultima partita, arrivano da un gennaio difficile ma avevano fatto un ottimo mese di dicembre. E i rossoneri hanno fatto un ottimo mercato, quindi sono destinati a lottare per un posto in Europa. Non hanno perso in un mese le loro qualità. Alla fine ritroveremo il Milan in Europa, ha tutte le qualità per farlo. Non sarà certo una gara facile. Noi lanciati verso il poker scudetto? La Juve non ha vinto il campionato, per vincerlo ci vogliono 94 punti, servono ancora tante vittorie. La Roma è ancora in lotta per il titolo, così come il Napoli che può fare una grande rincorsa. Cercheremo di fare una grande gara sul piano della tecnica per ottenere un risultato importante. Come valuto Inzaghi? Non sono in grado di giudicarlo, credo che abbia le qualità per fare l’allenatore. Gli screzi appartengono al passato, io guardo avanti. La formazione? La deciderò domattina. Caceres è in forte dubbio, Vidal è recuperato e non ho ancora deciso chi giocherà accanto a Tevez tra Morata e Llorente. Se sono soddisfatto del mercato? Assolutamente sì, abbiamo fatto un ottimo mercato, Matri ha segnato 7 gol nel girone d’andata, un numero importante. Inoltre è arrivato Sturaro, che è molto bravo e può diventare un giocatore importante. Deve conoscere l’ambiente, ma è un giocatore molto più grande dei suoi anni. De Ceglie può rimpiazzare Asamoah che così può recuperare con calma. Il momento del Borussia Dortmund? In campionato sta andando male ma in Champions ha fatto un girone strepitoso. Ci penseremo il 23, con l’obiettivo di passare il turno, in questo momento dobbiamo concentrarci sul campionato. È cambiato tutto dal mio arrivo? All’inizio era normale un po’ di contestazione nei miei confronti, oltretutto ero stato l’allenatore di una squadra antagonista. Il clima è cambiato perché poi il tempo aggiusta tutto, come nella vita. Il calcio è fatto di cicli, contano i risultati, soprattutto quello che conta è la Juve come società”.