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ALEX TEIXEIRA, L’IDEA CARIOCA DELLA JUVE PER LA TREQUARTI

20.08.2015 | 12:59

Fantasia al potere. La genialità, le giocate di classe negli ultimi trenta metri di campo, i passaggi in profondità, il talento immenso al servizio degli attaccanti. Queste, in breve, le caratteristiche del trequartista. Di quel particolare giocatore che ispira e pennella per la finalizzazione dei centravanti.

E dove risiedono, per antonomasia, i migliori interpreti di questo ruolo? Ovviamente in Brasile. Diceva Pelè in una sua famosa intervista: “Il Brasile mangia, dorme e beve calcio. Vive di calcio”. Come dargli torto. I carioca sono la più indicativa espressione vivente del calciatore di estro e fantasia.

Ed è proprio da lì che la Juventus vorrebbe pescare il suo nuovo trequartista. Quel giocatore in grado di far esaltare le folle. La nuova idea dei dirigenti bianconeri risponde al nome di Alex Teixeira. I tifosi e i gli appassionati di calcio lo conosceranno per via della lunga militanza nello Shakthar Donetsk, il club ucraino che da qualche anno a questa parte fa del Brasile il suo paese di riferimento (come non dimenticare anche Luiz Adriano, il nuovo attaccante del Milan).

E lo conosceranno sicuramente proprio i tifosi juventini, visto che il 2 ottobre 2012 – in occasione della sfida diretta in Champions League – aveva segnato la rete dell’1-1 allo Juventus Stadium. Segni del destino, chissà.

Scartato al momento Draxler (troppo alti i costi della trattativa), la squadra campione d’Italia si è tuffata con interesse su questo ragazzo che dal 2009 sta incantando le platee, per la verità non molto ambite, del calcio ucraino.

Ma ora, a 25 anni, Alex Teixeira è pronto a misurarsi con ben altri palcoscenici. Come quello italiano, per esempio.

Alex il 6 gennaio del 1990 a Duque de Caixas, comune appartenente alla regione di Rio de Janeiro. Scoperto mentre giocava per la squadra della sua città, il Vasco da Gama lo prende immediatamente per farlo crescere nelle sue squadre giovanili.

Trascorre quasi dieci anni nella cantera del Vasco, fino al 2008, allorquando viene finalmente promosso in squadra. L’occasione per mettersi in mostra è la Dubai Challenge Cup, torneo che si disputa negli Emirati Arabi dal 2007. Teixeira si è fatto subito notare per il suo talento in mezzo a tanti compagni più grandi al punto da attirare l’attenzione dei top club d’Europa, su tutti il Chelsea e il Manchester United. Ma il giovane brasiliano, forse ancora troppo acerbo per volare in un calcio troppo ambizioso, ha preferito chiudere la porta: “Emissari del Manchester United e del Chelsea hanno chiesto informazioni su di me al Vasco – ha spiegato il giocatore a riguardo in un’intervista – ma io ho scelto di rimanere. Non è bello lasciare da giovane la mia terra, è importante fare ancora un paio di stagioni qui”.

Ma dopo una sola stagione, 11 gol e 51 apparizioni, Teixeira vola allo Shakthar: sono sufficienti sei milioni di euro, nel gennaio del 2009, per acquistarlo e portarlo in Ucraina.

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, Alex Teixeira è una seconda punta che può giocare da trequartista. Fisico minuto, essendo 1,73 m per 68 kg, risulta molto veloce e possiede un dribbling sgusciante. Considerate le sue enormi qualità, Alex ha un gran controllo di palla ed è bravissimo nel gioco di prima: la serpentina in area con cross in mezzo per i compagni è il suo marchio di fabbrica.

In Ucraina, vince subito il titolo nel corso della prima stagione (2009/2010), ma scende in campo solo tre volte. Nel campionato successivo, oltre a riconquistare il titolo, vince anche la Supercoppa ucraina contro il Tavriya Simferopoli con il risultato final di 7-1: Teixeira entrerà solo nel secondo tempo sostituendo il connazional Jàdson.

 I primi gol con la maglia nero-arancione arriveranno proprio nel 2010: in campionato, il 3 ottobre contro la Dinamo Kiev, mentre in Champions League esordisce il 15 settembre contro il Partizan Belgrado. Finora, nelle sei stagioni con la maglia dello Shaktar, Alex Teixeira ha conquistato cinque scudetti, altrettante Supercoppe e 3 Coppe nazionali, segnando 37 gol in 104 presenze.

Per non parlare delle apparizioni con la maglia verdeoro del Brasile, soprattutto nelle rappresentative giovanili. Il risultato di prestigio l’ha ottenuto ai Mondiali Under 20 del 2009, in Egitto, con la conquista del secondo posto.

Il 20 luglio del 2014 si è reso protagonista della famosa vicenda del suo non ritorno in Ucraina che l’ha visto coinvolto insieme ad altri compagni di squadra. In seguito all’acuirsi del conflitto tra l’esercito ucraino e i separatisti russi, il giocatore aveva deciso di non mettere più piede a Donetsk, eletta in quel periodo a capitale dei ribelli filo-russi.

Alex Teixeira ha le carte in regola per poter esaltare i palati fini dei tifosi  bianconeri. Quando la fantasia va al potere, impossibile non lasciarle spazio.