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ALEIX VIDAL, L’INEUSARIBILE GLADIATORE DI UNAI EMERY

08.05.2015 | 11:01

Quando arrivò al Siviglia era solo un giocatore di medio profilo che il direttore sportivo Monchi scelse per rigenerare in termini numerici la plantilla di Unai Emery. Era l’estate del 2014 e nessuno degli addetti ai lavori pensava che Aleix Vidal, reduce da una brillante stagione con l’Almeria, diventasse uno dei giocatori chiave della squadra andalusa. 

Il 25enne di Valls, piccolo centro nel cuore della Catalunya indipendentista, atterrò al Nervion convinto che fosse arrivata la migliore opportunità della sua carriera professionale, una chance per proiettarsi ai livelli più alti del calcio spagnolo e europeo. Richiesto per lungo tempo dal Valencia e poi scartato in extremis dal presidente Peter Lim per la sua ostinazione ad acquistare  giocatori dai nomi altisonanti,  Vidal sposò la causa del Sevilla FC e in pochi mesi divenne una delle pedine più blasonate dello scacchiere di Emery.

Aleix è un giocatore che piace molto al tecnico di Hondarribia, non tanto per le sue qualità fisiche e tecniche, quanto per la sua dedizione mostrata in ogni allenamento e in ogni gara che disputa. La sua pericolosità nel settore offensivo e, soprattutto, il sostegno che apporta nella fase difensiva, hanno fatto sì che il tecnico basco lo schierasse nell’undici titolare sin dalle prime uscite di campionato. Aleix ha risposto subito presente gonfiando la rete proprio contro quel Valencia che lo ha sedotto e abbandonato.  

Vidal ha lasciato la sua impronta anche ieri notte mettendo a segno una doppietta e un assist nella sfida di Europa League contro la Fiorentina, una prestazione che proietta il Siviglia ad un passo dalla finale di Varsavia e dalla riconferma in una competizione che vede la squadra biancorossa ai vertici dall’inizio del nuovo millennio.

Aleix Vidal è cresciuto calcisticamente nell’Almeria, club con il quale ha disputato ben 78 gare di Segunda división prima di fare la sua comparsa con la stessa squadra andalusa nella massima serie spagnola. Nel suo primo anno in Primera, l’esterno offensivo è stato un esempio di regolarità, giocando tutte le 38 gare della Liga nel corso delle quali ha totalizzato sei reti e ben cinque assist. Numeri abbastanza buoni per un debuttante nel campionato più bello e competitivo del mondo. Aleix è il prototipo di giocatore che si esprime sempre al massimo per il bene della squadra, odia gli individualismi e non si arrende mai alle avversità.  “Preferisco passare per disperso, che si parli di me il meno possibile,  ma che quando lo si faccia sia positivamente. Il mio obiettivo è sempre quello di inviare al mio allenatore dei segnali in modo che possa confidare sul mio potenziale.  E’ importante sapere che l’allenatore confida in te, ma questo devi guadagnartelo nel tempo”, ha commentato in una recente intervista il giocatore del Sivglia.

Il lavoro premia sempre, anche nel calcio. Aleix Vidal è uno di quei giocatori moderni che corre da una parte all’altra del rettangolo di gioco fino all’esaurimento delle proprie riserve fisiche, un combattente che incarna a pieno lo spirito del Sanchez Pinjuan, il tempio del calcio a Siviglia e uno degli stadi più roventi dell’intero panorama mondiale