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AL DAWSARI, L’INCUBO DELL’ARGENTINA

23.11.2022 | 13:20

Diventare il capitano della tua Nazionale è il sogno di ogni calciatore, Al Dawsari però non si è limitato solo ad essere quello, ma è diventato, nella giornata di ieri dove l’Arabia Saudita ha battuto l’Argentina di Messi, l’idolo e l’eroe di tutta l’Arabia.  Un gol che resterà nella storia della Nazionale saudita. Il numero 10 dell’Arabia Saudita ha ricevuto palla al vertice dell’area, si è accentrato dribblando la difesa avversaria e con un incredibile destro a giro ha trafitto Emiliano Martinez, regalando così il 2-1, e di fatto la vittoria, ai compagni.  Al Dawsari è un centrocampista classe 1991 nativo di Riyad. Cresciuto calcisticamente nell’Al-Hilal, società tra le più annoverate a livello nazionale, ha debuttato in prima squadra il 24 novembre 2011 segnando il gol del 3-0 battendo l’Al Nassr. In patria viene considerato uno dei migliori talenti, riuscendo a vincere alcuni campionati sauditi e anche la Champions asiatica. Nella sua carriera ha avuto la chance di mostare anche il suo valore in Europa, al Villareal nel 2018. Una sola presenza, quasi 30 minuti contro il Real Madrid ma senza incidere, ritornando l’anno dopo a casa, nella sua Nazione.

Al Dawsari è un’ala sinistra, che può giocare anche da mezz’ala d’inserimento. Molto forte dal punto di vista fisico, oltre a possedere una notevole velocità di corsa. Il suo stile di gioco offensivo è versatile, in quanto all’occorrenza usa forza e velocità per riuscire a spaziare tra gli avversari, mentre altre volte dà sfoggio di un gioco più tecnico. Abile nel calci di rigore, possiede un’ottima potenza di tiro, grazie alla sua rapidità, al tocco di palla e alla sua resistenza fisica è capace di saltare l’uomo con estrema facilità, come successo contro la squadra di Scaloni. Il classe 91′ è stato il trascinatore dell’Arabia Saudita nelle qualificazioni a questi Mondiali, segnando addirittura 7 goal in 13 partite, e ora, con l’incredibile goal di oggi, si è messo definitivamente in mostra al mondo intero.

Il suo difetto è sempre stato il carattere fumantino e complicato che ha limitato la sua carriera. Tre anni fa ha ricevuto una multa dalla sua squadra e sei giornate di squalifica,  per via di un tentativo di testata all’arbitro per una decisione storta durante il derby  contro l’Al Nassr. Prima di partire per Doha il numero 10 saudita ha pubblicato su i suoi social delle foto insieme a delle aquile, adesso è lui invece che sta facendo volare l’Arabia Saudita come non ha mai fatto nella sua storia, dimostrando a tutto il mondo cosa è capace di fare.

Foto: Twitter Fifa