Zenga riparte dall’Al-Shaab: “Con la Samp niente feeling”

01/12/2015 | 16:18:00

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Walter Zenga è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Al-Shaab, club appartenente all’Arabian Gulf League: l’ex tecnico della Sampdoria ha firmato un contratto di sei mesi dal valore di circa un milione di dollari. Ha trovato subito una nuova sistemazione, dopo la fallimentare esperienza a Genova, e subito è incappato nella sconfitta all’esordio, perdendo 3-1 in casa contro l’Al Shabab. In un’intervista rilasciata a Radio Sportiva, Zenga ha analizzato a 360 gradi l’avventura in blucerchiato, da tecnico: “Io vivo a Dubai con la famiglia. Questo club è ultimo in classifica, ieri abbiamo perso 3-1 ma non si possono scegliere solo le cose più facili e belle. Quando si inizia un cammino e si ha solo un anno di contratto, si sa che le cose possono non andare bene. Fin dal primo giorno non c’era feeling al 100% alla Sampdoria. Se rifarei la scelta? Assolutamente sì. Ho giocato due anni nella Samp, è un posto bello, di tifosi veri che amano la squadra, ma evidentemente sono restato a dieci anni fa. Ho avuto tre opportunità in Italia: una a Catania, andata benissimo. A Palermo, con la media punti dell’anno prima, abbiamo finito con Zamparini ed ora è successo lo stesso con la Sampdoria. Però ho fatto quel che mi è stato chiesto: parte sinistra, capocannoniere, giovani lanciati come Pedro Pereira, Ivan, Correa. Avrei anche lanciato Bonazzoli, ma mi sono ritrovato una squadra arrivata ottava e mi è stato chiesto di fare un punto in più. Magari non ci arrivavo. Non è vero che Ferrero non capisce nulla. Io dico le mie ragioni, lui ha preso una decisione, ma mi dà fastidio che anche oggi si parli della preparazione. I tifosi si divertivano poco? Cosa vuol dire ‘divertirsi’? Magari possiamo lamentarci di qualche prestazione fuori casa, dove non eravamo brillantissimi, ma anche l’anno prima era la stessa cosa. Nelle ultime di campionato, la Samp non aveva vinto tante gare. Io sono contento degli attestati di stima, ma divertirsi è vincere o adattare la rosa alle esigenze? Se uno gioca bene o male, è un’idea. A volte si vince giocando malissimo, a volte dominando come contro l’Inter non ci si riesce. Alcuni adattano la rosa alle esigenze della squadra, altri impongono il loro credo a discapito della rosa che hanno. Cassano? Perché tutti ne parlano come se fosse un demone? Si è allenato bene, sempre. Io lo vedevo in allenamento e magari non lo ritenevo pronto per giocare delle gare di fila. Il fatto stesso che mi abbia espresso il suo disappunto su come stava, forse dice che avevo ragione. E’ uno che può fare la differenza, con Montella la farà. I rapporti finiscono, la vita va avanti. Sono sempre stato abituato a rialzarmi, con sorriso e serenità, nonostante il passato non sia stato bellissimo. Sarei felicissimo se la Samp riuscisse ad ottenere grandi risultati, se lo merita. Il Napoli l’abbiamo fermato, a momento vincevamo anche… Se hai Higuain e Reina, puoi far quello che vuoi. Bello tutto, ma il calcio si fa col portiere che para e con la punta che segna. Il primo gol di Higuain è la dimostrazione che è una punta straordinaria”.

 

Foto: Al-Shaab on Instagram