Yaya Touré: “Mio fratello era in fin di vita, ma il City mi ha impedito…”
24/06/2014 | 13:50:00

“I dirigenti del Manchester City sapevano bene quanto soffrivo, eppure non mi hanno concesso qualche giorno prima del Mondiale per stare vicino a mio fratello. Sono dovuto partire per festeggiare il titolo ad Abu Dhabi, mentre lui soffriva nel suo letto per i suoi ultimi giorni. Per me è stato uno shock enorme, era il mio confidente, il mio migliore amico. Sono pentito di non aver insistito, avrei dovuto farmi rispettare dal club. Io e Kolo siamo rimasti al Mondiali per cercare la qualificazione agli ottavi, farò di tutto per ottenerla anche per mio fratello”. Dalle colonne di France Football rimbalza lo sfogo di Yaya Touré, che si è scagliato contro il Manchester City reo di avergli impedito di stare vicino al fratello Ibrahim, morto di cancro nei giorni scorsi a soli 28 anni.