Walker: “Ho scelto il 32 per Beckham. Presto un tatuaggio del Milan sulla gamba sinistra”

27/01/2025 | 15:15:26

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Le parole del nuovo arrivato Kyle Walker rilasciate Milan TV. Tra i temi trattati il perché della sua scelta, la sua carriera, e il passato.

“E’ qualcosa di grandioso, da ragazzino ho sempre seguito il Milan e ora indossare questi colori mi rende orgoglioso e mi auguro che sia una seconda metà d stagione positiva. Perché il 32? Per Davide Beckahm, è un’icona per me. Ho visto che era libero e l’ho preso. Poi contiene il numero che ho avuto spesso nella mia carriera, cioè il 2. Io arrivo da Sheffield, ci sono poche opportunità, ci sono tanti ragazzi che sono per strada e non ha la possibilità di farcela come calciatori. Io ero uno di loro e sono stato molto fortunato a diventare un calciatore. Perciò ho voluto dare indietro qualcosa alla città da cui provengo e credo che se riuscissi da aiutare anche solo una persona a realizzare i propri sogni avrò raggiunto il mio obiettivo”.

Sul lavoro in palestra: “Nel calcio moderno, non basta più solo ciò che ti ha dato la genetica. Sento che se posso aggiungere qualcosa con il lavoro in palestra che mi renda più forte, veloce e più performante è giusto che lo faccia. Ringrazio mamma e papà per le caratteristiche che mi hanno dato, ma si può dare di più, e sento che sono ancora affamato di vittorie, voglio continuare a giocare a calcio l più a lungo possibile”.

Il fattore Abraham: “Ho parlato con Abraham, gli ho chiesto com’è la città e com’è giocare per il Milan. Da fuori hai la percezione che è un grande club dove hanno giocato grandi giocatori come Kakà, Ronaldinho, Beckham, Maldini, sono tutti calciator a cui mi sono ispirato. Ora sono qui pure io. Abraham mi ha detto che dovevo venire qui e questo ha contribuito alla mia decisione”.

Sulla sua carriera: “Penso di essere andato oltre ai miei sogni. Da piccolo giocare per lo Sheffield United era il mio sogno. Poi ho avuto anni grandiosi al Tottenham, senza però vincere ciò che avremmo dovuto. Poi sono andato al Manchester City e ho vinto 17 trofei in 7 anni, è stato qualcosa di incredibile, specialmente la Champions League. Abbiamo fatto il Triplete, è stato qualcosa di fantastico. Comunque già solo aver potuto giocare a calcio è un sogno che si è realizzato”.

Sull’arrivo al Milan: “Sono nato il 28 maggio, cioè lo stesso giorno in cui il Milan ha vinto la Champions League a Manchester? Speriamo ci siano altre finali e di scrivere ancora la storia”.

Sui tatuaggi preferiti: “Quelli sulla gamba sinistra, perchè è un viaggio nel mio calcio, c’è il logo del Tottenham, dello Sheffield United, del Manchester City, ora dovrò fare quello del Milan”.

Sulla stagione del Milan: “Sono davvero felice di indossare questa maglia e giocare per questo club. Speriamo di chiudere bene la stagione. La Champions sta andando bene, in campionato sappiamo tutti che possiamo fare meglio. Voglio condividere la mia esperienza con i più giovani per giocare con passione, è questo quello che dobbiamo dimostrare, se lo meritano i tifosi”.

Sul ruolo da portiere a San Siro: “È stata un’esperienza diversa, la scelta era tra me e Stones. Io e lui abbiamo sempre preso in giro i portieri che non paravano. Il mister alla fine ha scelto me. Se vorrei farlo ancora? Probabilmente no. E’ stato difficile, ma la squadra aveva bisogno in quel momento per raggiungere l’obiettivo in Champions League, e sono riuscito a cavarmela su quella punizione”.

Foto: Instagram Milan