UN ITALIANO VERO
15/05/2025 | 15:00:24

Il Bologna dopo 51 anni torna a trionfare in Coppa Italia, riportando in Emilia un trofeo, che mancava dall’epoca d’oro del Bologna di Bulgarelli, anni 60 e 70. Una Coppa Italia che ha anche il nome del trascinatore, Vincenzo Italiano, un allenatore che già con la Fiorentina è stato vicino a trionfare in Europa e in Coppa Italia. Dopo tre finali amare con i viola, Vincenzo Italiano riscrive il suo destino e conquista la tanto agognata Coppa Italia alla guida del Bologna. Un trionfo che sa di rivincita personale e professionale per un allenatore che ha sempre creduto nel suo calcio propositivo, anche quando i risultati sembravano voltargli le spalle e le critiche assalirlo.
Nel biennio fiorentino, Italiano aveva costruito una squadra brillante e offensiva, capace di raggiungere tre finali tra Coppa Italia e Conference League. Tuttavia, il destino gli aveva negato la gioia del successo, lasciando nell’aria la sensazione di un ciclo incompiuto. Le lacrime dopo le sconfitte contro Inter, West Ham e Olympiakos erano diventate il simbolo di un allenatore coraggioso ma sfortunato.
Il passaggio al Bologna, dopo l’addio di Thiago Motta, è stato accolto con curiosità e un pizzico di scetticismo. Ma Italiano non ha perso tempo: ha ereditato una squadra solida, l’ha plasmata secondo la sua filosofia e l’ha condotta a un traguardo storico e anche a dare continuità a quel progetto iniziato in passato da Motta. La finale contro il Mlan, ha visto un Bologna compatto, brillante e soprattutto determinato. La firma sul trofeo è anche quella di giocatori chiave come Ndoye, autore del gol, Orsolini e Skorupski, ma è chiaro che tra i tanti meriti, una buona percentuale vanno al tecnico, capace di portare una coppa a Bologna dopo decenni di attesa. Per il club rossoblù si tratta di un successo che mancava dal lontano 1974. Per Vincenzo Italiano, invece, è la consacrazione.
Ora il suo nome torna prepotentemente al centro del panorama calcistico italiano. Non è escluso che questa vittoria possa rappresentare il trampolino per una panchina ancora più ambiziosa, ma del futuro se ne parlerà più in là. Dopo tante cadute, ha finalmente trovato la sua vetta. E il calcio italiano, oggi, applaude un maestro che non ha mai smesso di credere nel suo gioco.
Vincenzo Italiano nasce a Karlsruhe, in Germania, nel 1977, ma cresce calcisticamente in Sicilia. Centrocampista di buona tecnica e visione di gioco, inizia la carriera da calciatore nel Trapani, prima di imporsi con il Verona, dove gioca per sette stagioni diventandone capitano in massima serie. Indossa anche le maglie di Genoa, Padova, Chievo e Perugia, chiudendo la carriera da professionista nel 2014.
Dopo il ritiro, si dedica alla carriera di allenatore. Parte dai dilettanti e inizia a farsi notare col Trapani, il club che lo ha lanciato da calciatore e riesce a portarlo in Serie B nel 2019 con un gioco propositivo e moderno. Passa quindi allo Spezia, dove fa la storia: prima storica promozione in Serie A nel 2020 e una sorprendente salvezza l’anno successivo, guadagnandosi l’attenzione del calcio che conta. Una curiosità, a succedergli allo Spezia fu Thiago Motta, che poi da lì ebbe lo slancio verso il Bologna. Ora è stato lui a completare l’opera e a succedere a Motta in casa felsinea.
Nel 2021 approda alla Fiorentina, dove inizia un triennio ricco di soddisfazioni ma anche di delusioni. Riporta la Viola in Europa dopo anni di assenza e la conduce a tre finali, come scritto, Coppa Italia 2023 (persa con l’Inter), Conference League 2023 (persa con il West Ham), Conference League 2024 (persa con l’Olympiakos). Nonostante le sconfitte, viene elogiato per il gioco offensivo e lo spirito combattivo della squadra e uno stile molto europeo, adatto a una squadra, il Bologna, che si affaccia alla Champions, rimasta orfana del suo traghettatore, Thiago Motta, passato alla Juventus. Parte quindi la sua avventura con il club emiliano nell’estate 2024. Inizio non facile, i paragoni con il calcio di Motta sono all’ordine del giorno. Il doppio impegno, campionato e Champions, non aiuta assolutamente. Si comincia a passo ridotto, ma poi inizia a carburare verso novembre. Una rimonta entusiasmante sia in campionato che in Champions, dove chiude con due vittorie nelle ultime due gare della League Phase, ma inutili per la qualificazione. Analogamente c’è l’avanzata in Coppa Italia, dove arriva alla semifinale con l’Empoli (a Bologna si attendeva l’arrivo della Juve del grande ex Motta, ma eliminato in semifinale) Alla guida dei rossoblù conquista la Coppa Italia 2025, il primo trofeo della sua carriera da tecnico e il primo per il club emiliano dopo più di 50 anni.
Oggi Vincenzo Italiano è considerato uno degli allenatori più preparati e ambiziosi del panorama italiano, con un futuro ancora tutto da scrivere. Un successo meritato, voluto e costruito negli anni per un tecnico ambizioso, che ora punta a riconfermarsi.
Foto: Instagram Bologna