Tudor: “Milan? Grande merito a Pioli. Se Ibra non gioca sono contento. Veloso è un leader assoluto”

15/10/2021 | 12:25:10

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Igor Tudor, allenatore del Verona, è intervenuto in conferenza stampa per parlare in vista della sfida di domani sera tra gli scaligeri e il Milan. Di seguito le sue parole.

Sul suo lavoro a Verona

“Cosa vuole migliorare? Abbiamo lavorato su tutto. Si tratta di un processo quotidiano di lavoro, com’è giusto che faccia l’allenatore di una squadra. L’obiettivo è progredire, poi ci sono i nazionali, altre problematiche da questo punto di vista. C’è sempre meno possibilità per un allenatore di lavorare: si gioca ogni tre giorni, è un lavoro totalmente diverso. La programmazione delle partite è una pazzia sempre più grande, si rischia di arrivare al punto di rottura. Ma sta alla bravura di ognuno di noi cercare di migliorare. L’importante è non commettere errori, non trascurare niente. Poi davanti c’è sempre la qualità per fare qualcosa”.

Sulla situazione in casa Verona

“Abbiamo lavorato bene con chi è rimasto. I nazionali hanno fatto bene, hanno vinto tutti, mi sembra, ed è positivo per il morale. Non vediamo l’ora inizi la partita, contro una grande squadre e in un grande stadio. Chi rientra dagli infortuni? Vediamo domani com’è la situazione e decidiamo. Ilic? Vediamo ancora oggi, ha subito questa botta… vediamo domani”.

Sull’assenza di Theo Hernandez tra le fila rossonere e sulla partita in generale

“Non credo che un giocatore cambi le dinamiche di una squadra. Il Milan è una delle squadre che stanno meglio in Serie A, insieme al Napoli. Mi aspetto una partita molto difficile, andiamo là e vediamo che succede. Come si porta un risultato positivo da San Siro? Sbagliando poco, quasi niente, e facendo una grande gara. Così si può ottenere qualcosa. Se Ibra non gioca sono contento, lo considero ancora uno dei più forti. Ho visto che potrebbe andare in panchina: è un giocatore importante per loro. Abbiamo pensato a queste soluzioni, sia che giochi dall’inizio sia che subentri a gara in corso. Cosa prenderei in prestito dal Milan? La squadra rappresenta tanto un allenatore, se questo resta per diverso tempo. Se il Milan è questo buona parte dei meriti va all’allenatore: Pioli mi è sempre piaciuto, sia in campo che nel modo di fare. Nel calcio un allenatore deve sempre prendere un po’ dagli altri, ma poi deve metterci la sua visione del calcio. Si vede che il Milan lavora bene, anche dal punto di vista fisico. Poi ci sono anche cose concrete, posizioni in campo, c’è un buon spirito: è una grande motivazione per noi, per andare là a far bene, con rispetto ma anche con voglia di far bene. Sono le partite più belle: andare a quel tempio che è San Siro e fare il meglio possibile è il nostro obiettivo, indipendentemente da come sta il Milan”.

Sul ritorno di Veloso

“Miguel è un ragazzo importante, dentro e fuori dal campo. Sono felice sia tornato: ha fatto due o tre settimane buone di lavoro. La sua presenza in allenamento si sente, ha fatto cose importanti qui negli ultimi anni, e la squadra riconosce la sua leadership. È un leader assoluto”.

Su Frabotta

“Ha questo problema al tendine: ha ricominciato a correre, ma non è ancora pronto. Mi dispiace molto, perché può darci una grossa mano”.

Sul buon momento di Dawidowicz

“Pawel è una bella sorpresa. Un ragazzo intelligente, applicato, concentrato: spero continui così, che non molli niente, perché la miglior qualità di un difensore è stare sempre sul pezzo, non sbagliare niente. In una partita o due possono fare bene tutti, avere continuità è una grande qualità: tante volte si descrive un difensore per la velocità, per la tecnica, invece io credo debba essere valutato in base a quanti errori commetta sulle reti subite. Nel calcio di oggi c’è questo inganno”.

 

Foto: Twitter Udinese