Tiago Pinto: “Pellegrini vuole rinnovare. Obiettivo? La Champions. Vi spiego perché non è arrivato un centrocampista”
01/09/2021 | 15:59:48

Tiago Pinto, direttore generale della Roma, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa giallorossa l’indomani della chiusura del calciomercato. Di seguito le sue parole.
Sul calciomercato in generale
“Per me è importante oggi parlare con voi e spiegare cosa è successo nel mercato. Voglio ringraziare la proprietà per il lavoro fatto in questi mesi, non solo per gli investimenti, ma per l’aiuto e la presenza quotidiani. Per me è stato importante fare questo lavoro di squadra, dietro a ogni trattativa c’è un lavoro complesso, che coinvolge tante persone. Io sono molto esigente con me stesso, ma posso dire che è stato il mercato più difficile della storia recente del calcio e abbiamo fatto un buon mercato. A me non piace dire che sono un bravo direttore sportivo, ma abbiamo portato il migliore allenatore del mondo sulla panchina della Roma, abbiamo rinforzato la squadra e piazzato tante uscite. Si parlerà delle cose che non sono riuscite, ma penso che abbiamo fatto bene”.
Sul mancato arrivo del centrocampista
“Tutti mi hanno sempre detto che Roma è una piazza difiicile, in questi otto mesi sto imparando a conviverci e oggi mi diverto perché il mercato si è chiuso ieri e tutte le domande sono sul centrocampista. Oggi lo chef mi ha fatto i complimenti, ma mi ha chiesto del centrocampista. Questa è la Roma. Comunque non è un problema di budget, abbiamo investito più di quanto programmato, ma il mercato è fatto di momenti e abbiamo potuto fare qualcosa in più. Sapete tutti che eravamo interessati a Xhaka ma non siamo potuti andare avanti, sono successe altre cose e abbiamo virato su altre urgenze. Non voglio trovare giustificazioni, ma non possiamo dimenticare l’eredità raccolto, avevamo tanti calciatori sotto contratto e questa situazione non era facile da gestire. Mancano tante cose, ma abbiamo fatto ciò che ci è sembrato giusto per rinforzarci”.
Su Pellegrini
“Lorenzo Pellegrini vuole rinnovare e la Roma vuole rinnovare, non ci saranno problemi”.
Sulle operazioni in uscita
“Credo che vendere sia la cosa più difficile per un direttore sportivo, credo che piazzare più di 30 calciatori è un buon lavoro. Trovare soluzione per calciatori con ingaggio così elevato è un buon lavoro. Ci sono direttori sportivi più bravi di me, sono qui per imparare, ma penso che confrontando il mercato con quello delle altre squadre si capisce che lavoro abbiamo fatto. Non abbiamo trovato una soluzione solo per i calciatori che non sono voluti andare. Sarà possibile piazzare alcuni esuberi in paesi dove il mercato è ancora aperto? Mourinho ha parlato anche di questo tema, abbiamo portato offerte per tutti i calciatori e nessuno avrebbe perso un euro. Dopo io non posso andare dentro la testa del calciatore, vediamo cosa succede. Abbiamo mercati aperti e lavoreremo con i procuratori e il mio staff”.
Sulle ambizioni della Roma
“La mia visione non è lo Scudetto, ma lavorare per avvicinare la Roma al successo. Abbiamo parlato tante volte del tempo, ma il tempo non è una scusa per non vincere, il mio obiettivo è il Sassuolo. Abbiamo fatto tanti cambiamenti nella struttura, che forse non sono stati capiti. Credo che ora siamo più vicini al successo, ma non posso pensare a maggio, ma a settembre. Io penso alla prossima partita. Obiettivamente, la Champions è l’obiettivo principale, non posso nascondermi. È per questo che siamo qua”.
Su Xhaka
“L’Arsenal non lo ha voluto vendere mentre lui voleva venire, credo che il rimpianto vero però sia la situazione degli esuberi. Tutti abbiamo lavorato molto per portare offerte degne, buone, che rispettassero i calciatori. È una situazione che non mi piace”.
Su Mourinho
“Sono molto orgoglioso di aver portato qui Mourinho. Io sono portoghese e ho 36 anni, per un portoghese Mourinho ha una dimensione stratosferica, anche se io vengo dal Benfica. Approfitto ogni giorno per imparare da lui, anche se a volte possiamo non essere d’accordo. Siamo riusciti a lavorare insieme ogni giorni anche prima dell’inizio della stagione, abbiamo fatto una valutazione della squadra insieme. Se vedo la panchina della Roma è evidente l’assenza di esperienza, ma quella ce la porta lui, ce la porta l’allenatore più forte al mondo”.
Su Spinazzola e Dzeko
“Mi dispiace per Spinazzola, ma abbiamo preso Vina e ora abbiamo tre terzini molto forti. Quando Dzeko è partito io ho cercato di vedere l’opportunità e abbiamo accelerato il nostro progetto prendendo Abraham. Qualcuno dice che il nostro è stato un mercato reattivo, ma è quello che succede”.
Foto: Sito Roma