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Tare a 360 gradi: “Io ds? Lotito è stato un pazzo, volevo ancora giocare. Ho pensato di mollare. Dopo la cessione di Hernanes…”

31.12.2018 | 15:13

tare mercato

Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni toccando numerosi argomenti. A seguire l’intervista integrale ai microfoni di Sky: “Il mio obiettivo è trovare giocatori con fisicità, tecnica e linguaggio del corpo che in campo è fondamentale, ci tanti dettagli che alla fine fanno la differenza. Nel calcio conta molto il presente, cerco di viverlo così con tutto me stesso, con questa società. La scelta di prolungare è andata in questa direzione nonostante offerte lusinghiere anche da società estere a livello mondiale, ma anche in Italia. In questi momenti capisci cosa significa il presente, dove stai. Ho valutato anche col cuore, la mia scelta è stata rimanere.

Gli inizi, il viaggio in direzione Germania, a piedi dall’Albania: “E’ vero ma non mi vergogno, c’era il sogno da coronare dietro e sono molto fiero della strada che ho fatto, credo di essere un esempio per tanti giovani. Fu un viaggio in mezzo a mille difficoltà e paure, con tanti punti di domanda, da solo. In Germania cerco delle squadre per un provino e in una squadra mi hanno proposto il lavoro di fare il giardiniere”.

Gli inizi come direttore sportivo: “Lotito è stato un pazzo in quel momento, solo un pazzo poteva farlo, ha visto cose che neanche io avevo visto. Io volevo continuare a giocare, avevo l’accordo per farlo e invece mi sono trovato a fare il direttore sportivo. Le trattative? All’inizio del mio percorso, il presidente mi consigliava ed eravamo sempre insieme, poi anno dopo anno mi ha lasciato campo libero”.

Il pensiero di mollare: “Onestamente ci ho pensato, ci sono stati dei momenti in cui ci ho pensato, soprattutto nei momenti di difficoltà, per la mia famiglia. Abbiamo subito minacce di morte, cose che non si possono raccontare, sono stati momenti in cui ho pensato se valesse la pena andare avanti o mollare. Ma ho sempre lavorato col cuore e alla lunga il mio valore è uscito fuori”.

Le critiche, le minacce: “Il periodo della cessione di Hernanes è stato brutto, lo ricordo come una esperienza molto negativa. Dentro di me una parte è morta riguardo come vivere il calcio”.

Mercato di gennaio: “Ci sarà più in uscita che in entrata, alcuni giocatori non trovano gli spazi giusti e solo in caso di qualche cessione possiamo intervenire per comprare”.

Foto: Lazio Twitter