Sticchi Damiani: “Io e Corvino abbiamo un rapporto autentico, vero. Passiamo le giornate a difendere il Lecce. Le tre salvezze? Me le porto tutte nel cuore”
03/12/2025 | 12:30:17

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:
“Questi otto anni alla guida del Lecce? Intensi, difficilissimi: ho dovuto affrontare, assieme ai miei soci e dirigenti, momenti duri. Sono diventato presidente all’inizio del 6° anno consecutivo del Lecce in Lega Pro, il club era ai minimi termini e non c’erano più margini di errore. Dopo le dimissioni di Rizzo, decisi personalmente di prendere Fabio Liverani, una scelta apparentemente azzardata e controcorrente, ma decisiva e vincente. Con Fabio allenatore e Meluso d.s. abbiamo vinto due campionati di fila e dall’inferno della C in pochi mesi ci siamo trovati in A. Un miracolo sportivo. La retrocessione? La mia prima Serie A è stata funestata dal Covid, eravamo salvi prima dell’epidemia, poi siamo andati giù con 35 punti. Non avevamo una rosa attrezzata per giocare ogni 3 giorni, scendemmo tra gli applausi. La retrocessione fu molto pesante sul piano economico, avevo bisogno di ripartire con un nuovo ciclo in cui rimettere in sicurezza il club e provare anche a tornare in A. Per questa impresa chiamai Pantaleo Corvino. Da allora è iniziata una nuova storia e il Lecce si è trasformato in un modello di calcio efficiente, sostenibile e vincente. L’importanza di Corvino? Io e lui abbiamo un rapporto autentico, vero. Passiamo le giornate a difendere il Lecce, ognuno in relazione al proprio ruolo. Sì la parola giusta è difenderlo, in campo innanzitutto, ma anche nell’immagine, nella reputazione, nella credibilità. Le tre salvezze consecutive in A sono un record inimmaginabile: mai si era verificato in 120 anni di vita del club. Le tre salvezze? Sono state tre imprese, con trame avvincenti e un groviglio di sentimenti. Me le porto tutte e tre nel cuore, ma l’ultima sembrava la sceneggiatura di un film: in casa della Lazio, e con il Lecce in inferiorità numerica dopo pochi minuti e il cuore a pezzi per la morte di Graziano Fiorita”.
Foto: sito Lecce