Serve una Lazio pronta all’impresa

05/04/2013 | 00:21:00

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Come la Juventus, anche la Lazio dovrà riuscire in un’impresa per passare il turno contro il Fenerbahçe. Sconfitti per due reti a zero in trasferta, i biancocelesti non potranno contare sul sostegno del proprio pubblico neppure al ritorno. Infatti, la gara sarà disputata a porte chiuse. Ma questo non preoccupa Tare e tutto il resto del gruppo, il direttore sportivo è apparso sicuro: ”I nostri tifosi ci sosterranno da fuori, con il cuore”. Nel primo tempo la banda di Petkovic fa il suo dovere, ripartendo con intelligenza e contenedo il più possibile le incursioni avversarie. I padroni di casa escono fuori alla distanza e centrano un palo con Sow: sul tiro dell’attaccante è Marchetti a compiere un intervento prodigioso, deviando la sfera sul montante. Già nella prima frazione l’arbitro ci mette del suo, negando un rigore abbastanza chiaro su Ederson, lanciato a rete da Lulic e steso in area da Yobo. Ma è nella ripresa che il quintetto arbitrale fa la frittata: giusta la seconda ammonizione per Onazi che finisce sotto la doccia; inesistente o quasi i rigore concesso ai padroni di casa per un fallo di mano in area di Radu. Il difensore tocca la sfera con la mano, questo è vero, ma nell’azione la sfera carambola inavvertitamente sul braccio del rumeno. Un contatto ravvicinato e involontario. Ad ogno modo dal dischetto Webò calcia benissimo, spiazzando Marchetti. Nel finale Kuyt approfitta di una corta respinta dell’estremo difensore laziale sulla punizione di Erkin e sigla il 2-0. Al ritorno, come la Juventus, anche la Lazio dovrà riuscire in un’impresa: per se stessa, ma anche per il bene del calcio italiano in Europa.