Scopriamo Manaj, l’albanese che ha stregato l’Inter
11/07/2015 | 21:44:00

Inter sempre più protagonista sul mercato, non solo per il presente ma anche in chiave futura. Dopo aver messo sotto contratto in tempi non sospetti Murillo, avergli affiancato come centrale Miranda e aver fatto deflagrare soprattutto il botto Kondogbia, senza dimenticare la vantaggiosa operazione Montoya, il club nerazzurro per la prospettiva ha messo le mani su un talento dall’avvenire garantito.
L’identikit corrisponde a quello di Rej Manaj, l’attaccante albanese classe 1997 messosi in luce nella Cremonese. Martedì prossimo arriverà il nero su bianco, al club grigiorosso un milione cash e qualche contropartita tecnica. L’Inter era sul giocatore dallo scorso novembre, aveva memorizzato il forte interesse della Juve, che ha mantenuto la pole per parecchi mesi, ma al momento più opportuno ha azionato la freccia: sorpasso alla Vecchia Signora e ottimo prospetto in cassaforte.
Ma conosciamo meglio la punta dei Balcani che ha stregato la Beneamata. Rej nasce a Lushnjë il 24 febbraio del 1997 e arriva in Italia grazie al Piacenza, che all’età di 11 anni lo accoglie nel proprio vivaio. Nel 2012 entra nel settore giovanile della Sampdoria, in prestito, mettendosi in mostra sia con gli Allievi Nazionali di Pedone che nella Primavera guidata da Enrico Chiesa. Al punto da essere precettato per qualche allenamento sia da Delio Dossi che da Mihajlovic.
I blucerchiati però, erano i tempi del passaggio di consegne tra Garrone e Ferrero, non lo riscattano e così, tornato a Cremona, nella stagione 2014-15 debutta in Lega Pro in occasione del match contro il Mantova del 7 settembre scorso. Ventidue le presenze totalizzate nel complesso alla sua prima annata da professionista, soltanto 10 da titolare però, con due gol all’attivo. Ai quali ne vanno sommati altrettanti realizzati al Viareggio, nei soli 57 minuti disputati contro il Cesena.
Supportato da un buon fisico (182 cm di altezza) e da mezzi tecnici non indifferenti, Manaj può fungere da riferimento centrale ma anche giostrare da seconda punta, è in grado di farsi valere con entrambi i piedi e denota un buon senso di inserimento anche sulle palle alte. L’unico neo è rappresentato da un carattere talvolta esuberante, un aspetto da migliorare – certo – ma attualmente classificabile alla voce “peccati di gioventù”.
Insomma, l’Inter con Manaj si è assicurata un 18enne dagli ampissimi margini di miglioramento: la carta d’identità è tutta dalla parte di Rej, pronto a spiccare il salto verso il calcio dei grandi.