Scalvini: “Il dolore e gli infortuni mi hanno reso più forte. Pronto per essere protagonista”

04/08/2025 | 13:00:31

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Giorgio Scalvini, difensore dell’Atalanta, ha parlato a La Gazzetta dello Sport sulle sue sensazioni per la prossima stagione, dopo i lunghi infortuni.
Queste le sue parole: “Chiamiamolo nuovo inizio, di una seconda parte di carriera: per lavorare come prima, ma con ancor più determinazione e motivazioni”.

La cosa più importante imparata in questi mesi?
“Che sono capace di non mollare mai: dopo il secondo infortunio sarebbe stato facile lasciarsi andare, invece mi sono scoperto molto resiliente. E poi non essere concentrato solo sulla partita da giocare ti aiuta ad aprire le mente; a notare cose, particolari tecnici o tattici, su cui non ti eri mai soffermato”.

Il giorno peggiore?
“Classifica difficile: come scegliere se sia peggio rompersi un crociato o una spalla. Certo, altri quattro mesi di riabilitazione dopo averne già fatti sei… Ricordo una notte, forse la prima dopo l’intervento alla spalla, tremenda: il dolore, la scomodità del tutore, il fastidio della ferita. Non riuscivo a dormire, mi veniva voglia di spaccare tutto”.

La sfortuna? “Sarei stato impermeabile se non mi fosse successo nulla… No, dai: un po’ ti senti più fragile. Ma ho avuto vicini famiglia, fidanzata, amici, tifosi e tutti all’Atalanta. Mi hanno aiutato a non avere pensieri negativi e a pensare solo al recupero”.

Sensazioni dopo il ritorno in campo? “Quest’estate ho sentito proprio il bisogno di allenarmi tanto e ora ogni giorno sto meglio: il ginocchio era già ok, ho avuto solo bisogno di un po’ di tempo per ‘sbloccare’ psicologicamente la spalla”.

Tanta voglia arretrata può essere pericolosa?
“È lo staff medico a tracciarmi la strada giusta. E due infortuni gravi mi hanno aiutato a conoscere meglio il mio corpo”.

Foto: Instagram Scalvini