Salernitana, Catania e dintorni: i soliti errori estivi del palazzo pagati in inverno. Siamo solo noi

29/12/2021 | 10:47:30

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La storia della Salernitana è una roba insopportabile: lo diciamo senza troppi giri di parole, comunque vada a finire e sperando che finisca con una soluzione entro dopodomani. Lo diciamo ovviamente senza concedere sconti che non avrebbero motivo di esistere. Siamo rimasti esterrefatti dal recente cambio di direzione: la Lega aveva garantito che ci sarebbe stata la possibilità di un’eventuale deriga fino a maggio, pochi giorni dopo Gravina, numero uno della FIGC, ha detto l’esatto contrario. Così siamo all’interno delle ultime ore decisive, c’è tempo fino al 31 dicembre altrimenti una città scomparirà dal calcio che conta. Non soltanto questa vicenda andava affrontata lo scorso giugno: siccome Lega e FIGC sono il palazzo del calcio, è inaccettabile che al primo e al terzo piano dello stesso condominio si parlino due lingue diverse. Oltretutto vorremmo che una decisione legata al futuro sulle doppie proprietà nel calcio fosse presa ORA, e non la prossima estate, per evitare ulteriori balletti. Non è che la Lega Pro sia fuori da questo circuito: Ghirelli parla dei suoi pellegrinaggi (ma i pellegrinaggi appartengono a discorsi sacri e sarebbe bene cambiare canale…), nel frattempo la vicenda Seregno è stata come minimo inquietante e il fallimento del Catania l’ennesimo triste passaggio. Chissà cos’altro accadrà nei prossimi mesi. Sempre nel bel mezzo del campionato, come succede soltanto da noi o quasi. Quindi, riepilogando: è inutile preoccuparsi di raccogliere elogi come se fossero medaglie al petto, tenendo poi la polvere sotto il tappeto. La polvere è tanta, con la schiena dritta un tappeto non basta. Vorremmo che la Serie C per una volta chiudesse una stagione senza scandali, sparizioni, casini di tutti i tipi. Senza parole di esaltazione non suffragate dai fatti. E i pellegrinaggi lasciamoli per le cose più serie, anzi sacre. FOTO: Twitter Salernitana