Saldi 2015: tutte le migliori proposte – Artem Dzyuba
24/10/2014 | 20:25:00

In questa rubrica vi presentiamo i migliori elementi da pescare nel calderone dei calciatori in scadenza. Tutti sappiamo quanto possano squilibrarsi i rapporti di forza tra società e atleti che hanno già varcato la soglia dell’ultimo anno di contratto. Le prime punteranno al rinnovo o, in subordine, alla cessione a gennaio per monetizzare il possibile. I giocatori, a loro volta, faranno pesare ancor di più la loro volontà in sede di scelta della prossima destinazione, forti della possibilità di accasarsi a parametro zero qualora si arrivasse al naturale spirare del vincolo.
In estate Fabio Capello era finito sul banco degli imputati, il disastroso Mondiale brasiliano non era proprio andato giù alle Istituzioni russe: dal Parlamento, che aveva pensato (e pensa tuttora) di convocarlo per chiedere lumi sulla spedizione fallimentare nella terra del samba, alla stessa Federazione che – guarda caso – gli sospese i faraonici emolumenti per tre mesi, al punto da far sobbalzare il Ministro dello Sport Vitaly Mutko, che il 30 agosto intervenne a favore del commissario tecnico lanciando strali infuocati nei confronti dell’organismo di governo calcistico.
Ebbene, il plurititolato allenatore friulano probabilmente avrebbe potuto evitare cotanto fracasso. Magari per superare l’abbordabilissimo girone gli sarebbe bastato puntare da subito su Artem Dzyuba, scartato in sede di scelte definitive (dopo essere stato inserito nella prima lista allargata, stesso copione di Euro 2012) e adesso finalmente lanciato nella mischia per le qualificazioni europee. Due reti e altrettanti assist nelle prime sfide contro Liechtenstein e Moldavia, un ottimo biglietto da visita – nel cammino verso Francia 2016 – per il centravanti che ha dovuto sudare tanto per guadagnarsi la maglia della Nazionale.
Rendimento che d’altronde fa il paio con quello tenuto in Prem’er Liga, che dopo aver incoronato Dzyuba capocannoniere la scorsa stagione, ai tempi del Rostov, già lo ha visto andare a segno sei volte nelle prime nove partite. Sicuramente la nota più lieta di uno Spartak Mosca in evidente difficoltà (già 9 i punti di distacco accusati dallo Zenit capolista), a dispetto della buona campagna acquisti condotta in aderenza ai desiderata del nuovo tecnico, l’ex Basilea Murat Yakin.
La sua posizione contrattuale è molto delicata. Al di là dell’imminente scadenza, prevista per il prossimo 30 giugno, sembra infatti che i negoziati per il prolungamento siano ancora in alto mare. L’attaccante attualmente percepisce 1,2 milioni di euro, bonus esclusi, ma per prolungare fino al 2018 avrebbe chiesto un ingaggio più che raddoppiato, con base da 3 milioni. Una cifra che lo collocherebbe sulla stessa linea di alcuni compagni stranieri, il cui apporto alla causa viene unanimemente considerato inferiore.
Insomma, dopo aver sgomitato per raggiungere gli attuali standard, Artem si aspetta dal club nel quale è cresciuto una gratificazione proporzionata al suo valore. Anche perché gli estimatori non gli mancano di certo, Zenit San Pietroburgo in testa. Risalgono a qualche settimana fa, infatti, i pubblici apprezzamenti rivoltigli da André-Villas Boas, al cospetto dei quali Dzyuba si era comportato con grande professionalità, ringraziando ma sottolineando il suo forte legame con lo Spartak, cui andrà la priorità per la stipula del nuovo accordo.
Artem nasce a Mosca il 22 agosto del 1988, ma, avuto riguardo a club strutturati, si accosta abbastanza tardi al mondo del calcio. Solitamente, infatti, gli atleti entrano nei vivai in tenera età, mentre il piccolo Dzyuba fino a 17 anni si cimenta col pallone esclusivamente a livello amatoriale, giocando con gli amici. Le qualità però sono da predestinato, tant’è che dopo appena 12 mesi dal suo ingresso nel settore giovanile dello Spartak, datato 2005, esordisce in prima squadra sostituendo l’idolo Roman Pavlyuchenko nel match di Coppa di Russia contro l’Ural. Di lì a poco assapora la gioia del debutto anche in campionato e Champions League, tenuto a battesimo rispettivamente da Saturn e Sporting Lisbona. Nel suo primo triennio da professionista totalizza 66 presenze e 13 reti nelle varie competizioni, dopodiché il sodalizio moscovita lo spedisce in prestito al Tom Tomsk per due stagioni consecutive, intervallate da una brevissima parentesi trascorsa alla casa madre. Il secondo anno in Siberia, concluso con 11 gol all’attivo in 25 partite, gli vale il ritorno alla base su espressa richiesta del tecnico Karpin, che lo promuove titolare e spinge per il suo rinnovo fino al 2015. Artem ripaga la fiducia del mister timbrando il cartellino in 14 occasioni, ma il magic moment dura poco. Con l’avvento in panchina di Unai Emery, infatti, l’ariete della città del Cremlino finisce ai margini e nel 2013 è costretto a rimettersi nuovamente in discussione con la maglia del Rostov: sfida stravinta, come detto, certificata dal predominio in classifica marcatori.
Dell’attualità vi abbiamo già parlato, a questo punto non resta che attendere gli sviluppi della trattativa tra l’entourage di Artem e il management dello Spartak Mosca, tenendo presente che una prima punta vecchio stampo come Dzyuba, forte nel gioco aereo e in grado di far reparto da solo grazie al possente physique du role (194 cm per 91 kg), potrebbe far gola a tante società europee di medio alto-lignaggio, specie se in saldo o a parametro zero.
Jody Colletti Twitter: @jodycolletti
Foto: sito ufficiale Spartak Mosca