Saldi 2014: tutte le migliori proposte – Lewandowski
13/06/2013 | 23:18:00

Con il passare dei giorni l’intreccio riguardante il futuro di Robert Lewandowski, probabilmente il miglior pezzo in esposizione nella vetrina dei saldi 2014, sta assumendo i contorni di un vero e proprio giallo continentale. Prima di fare il punto della situazione, però, snoccioliamo qualche numero, soffermandoci brevemente sulle caratteristiche tecniche del bomber di Varsavia.
Il suo mentore Jurgen Klopp é arrivato a definirlo “il giocatore più entusiasmante degli ultimi 10-15 anni” ma, anche al di là delle opinioni di parte, é realmente difficile trovare un tallone d’Achille a Lewandowski: fiuto del gol innato, piedi educati nonostante le lunghe leve, struttura da classica prima punta che gli consente di eccellere nel gioco aereo pur non inficiandone, al contempo, l’efficacia devastante in progressione. Un centravanti che dà profondità, abile nell’aprire varchi per gli inserimenti dei compagni e che riesce anche a sacrificarsi in copertura. Insomma, il menu è davvero completo, il top player del Borussia Dortmund incarna il prototipo dell’attaccante moderno, in grado di far reparto da solo ma anche di rientrare e avviare il pressing in fase di non possesso.
Robert nasce il 5 agosto del 1988 e inizia a tirare i primi calci al pallone tra le fila del Varsovia Varsavia, modesta compagine della capitale nella quale si forma nel settennato 1997-2004. Dopo il biennio trascorso tra le giovanili del Delta e del blasonato Legia Varsavia, nel 2006-07 è artefice della promozione dello Znicz Pruszkow, laureandosi capocannoniere della terza divisione polacca con 15 reti. L’anno seguente Lewandowski vince la classifica marcatori anche tra i cadetti con 21 gol, guadagnandosi finalmente la chiamata dalla massima serie: nel giugno del 2008 il Lech Poznan lo acquista per circa 370.000 euro. E il giocatore ripaga ampiamente le aspettative, trascinando i suoi a suon di gol alla vittoria di scudetto, Coppa e Supercoppa nazionale. Il tutto nell’arco di due stagioni, chiuse con ben 41 segnature all’attivo. Nella primavera del 2010 il Genoa lo porta all’ombra della Lanterna, lo fa assistere al derby contro la Samp prima di mettere nero su bianco…e poi lo scarica inopinatamente, lasciando campo libero al Borussia Dortmund, che l’11 giugno lo mette sotto contratto versando circa 4,5 milioni di euro nelle casse del Lech. L’inizio in Westfalia non é dei più semplici, i tifosi lo attaccano per le troppe occasioni sprecate, ma Lewi riesce a ritagliarsi il suo spazio e apporta, specie subentrando a gara in corso, il suo contributo alla conquista del Meisterschale, chiudendo con 8 reti in campionato. Nel 2011-12 arriva la definitiva esplosione in terra alemanna, certificata dai 30 gol stagionali oltre che dal secondo titolo consecutivo in Bundesliga e dalla conquista della Coppa di Germania. Venendo adesso ai giorni nostri, l’annata appena conclusasi ha confermato, oltre alle indiscutibili doti tecniche, anche la professionalità dell’attaccante dell’est che, nonostante un addio consumatosi di fatto il 28 febbraio -quando la società comunicò il rifiuto del rinnovo- non ha di certo lesinato impegno e concentrazione. Al contrario, dall’alto delle 36 marcature in 48 partite (alla stratosferica media di 3 gol ogni 4 partite), Lewandowski si é consacrato anche a livello europeo, staccando il tagliando per l’olimpo dei goleador internazionali lo scorso 24 aprile, grazie al poker irriverentemente calato sul tavolo del Real Madrid nella semifinale di andata di Champions League, il grande sogno coltivato dall’armata di Klopp e poi sfumato sul più bello al cospetto del Bayern Monaco più forte di tutti i tempi.
Tornando alle cronache di mercato, nei mesi scorsi si era parlato con insistenza del Manchester United prima che sul cannoniere della Polonia irrompesse con decisione proprio il Bayern. Voci autorevolissime parlano di accordo raggiunto con il giocatore, ma le due parti hanno evidentemente fatto i conti senza l’oste, quel Borussia che ha deciso di mettersi di traverso, ancora scottato dalla vicenda Mario Götze, scippatogli da Hoeness e soci senza passare dal via, mediante il pagamento della clausola rescissoria. Watzke e Zorc, i due direttori (generale e sportivo) dei gialloneri, stanno infatti tenendo duro, ribadendo un veto sempre più deciso, della serie: non possiamo rinforzare anche con Lewandowski la corazzata bavarese, più agguerrita concorrente interna e per giunta fresca di Triplete. E così i Red Devils son tornati a sperare, ma non perdiamo del tutto di vista il Real Madrid, memori del famoso vis-à-vis tra il centravanti e Florentino Perez nel ventre del “Santiago Bernabeu”. Senza dimenticare che nelle scorse settimane la stampa estera aveva titolato anche su Mourinho, che lo vorrebbe alfiere del suo Chelsea, e che in Spagna negli ultimi giorni si é persino parlato dell’ipotesi Barcellona, suggestiva quanto difficilmente realizzabile alla luce del modulo di gioco dei catalani, che continua a prevedere in avanti l’impiego di falsi nueve, l’arrivo di Neymar ne costituisce la riprova. Mentre Robert é un nueve autentico, con tanto di pedigree. Alla luce di questo stato di empasse, si sta facendo largo l’ipotesi di una permanenza a Dortmund fino alla scadenza naturale del contratto, prevista per il 30 giugno 2014, anche se, in tutta franchezza, perdere una stella del calibro di Lewi a parametro zero integrerebbe quasi gli estremi di un reato contro il patrimonio. Un braccio di ferro che non gioverebbe a nessuno, tenendo presente che il calciatore vuol cambiare aria e considerando che il 29enne Van Persie, trovatosi la scorsa estate nella medesima situazione del 24enne Lewandowski, fu pagato circa 28 milioni di euro dal Manchester United.