Mondiale per Club, l’Inter stende il River 2-0 e vola agli ottavi di finale
26/06/2025 | 09:30:27

Nel primo vero banco di prova internazionale post-Inzaghi, l’Inter di Cristian Chivu risponde presente. Lo fa in una partita tutt’altro che semplice, contro un River Plate che per un’ora ha messo in campo aggressività, corsa e idee, ma che ha finito per pagare a caro prezzo l’inferiorità numerica e l’incapacità di gestire la pressione quando la posta in gioco si è fatta pesante. Finisce 2-0 per i nerazzurri, con reti nella ripresa di Francesco Pio Esposito e Alessandro Bastoni, e con la sensazione che questa Inter abbia ancora margini, ma già una solidità su cui costruire. Il primo tempo è bloccato, con le squadre che si studiano e si prendono pochissimi rischi. L’Inter fatica a trovare sbocchi centrali, affidandosi spesso ai cambi gioco per allargare la manovra su Dumfries e Dimarco. Il River, dal canto suo, non si limita a difendere: gli argentini provano qualche strappo, ma il loro palleggio resta sterile negli ultimi venti metri. Sommer non è mai davvero impegnato. La svolta arriva al 65′ : Mkhitaryan parte in verticale, Martinez Quarta lo stende da ultimo uomo. Espulsione netta. A quel punto la partita cambia volto. L’Inter capisce che è il momento di affondare e lo fa con freddezza. Al 72’ Petar Sučić, entrato bene in partita, pesca con un filtrante perfetto Francesco Pio Esposito: il giovane attaccante incrocia con il destro e batte Armani sul palo lungo. Una rete pesante, per il punteggio e per l’inerzia emotiva del match. Il River accusa il colpo, perde equilibrio e lucidità, e inizia a forzare le giocate. Chivu gestisce bene: non arretra, non concede campo, ma tiene l’Inter alta e corta. In pieno recupero arriva il raddoppio. L’azione si sviluppa da sinistra, palla a Barella che verticalizza per l’inserimento senza palla di Bastoni. Il centrale, con la freddezza di un attaccante, controlla e piazza il destro rasoterra per il 2-0. È il sigillo definitivo, ma il finale è ancora incandescente. Montiel, già ammonito, entra in ritardo su Dumfries: secondo giallo e rosso inevitabile. Poi tensione, parole grosse e parapiglia. Acuña rincorre Dumfries, volano spinte, e serve l’intervento delle panchine per sedare tutto. L’Inter, però, resta compatta anche nei momenti caotici. È un segnale importante: maturità, attenzione e nessuna perdita di testa. Il passaggio del turno arriva con 7 punti e il primo posto nel girone: i nerazzurri volano agli ottavi di finale, dove ad attenderli lunedì ci sarà il Fluminense.
Foto: insta inter