MASSARA SCRIVA UNA LETTERINA A GASP
04/12/2025 | 21:00:11

Di questi tempi si usa scrivere la letterina a Babbo Natale. Magari, in qualche caso, sarebbe giusto preparare una lettera di scuse, quella di Frederic Massara a Gian Piero Gasperini. Magari non cascando nella routine di dichiarazioni da evitare, come per esempio quella nei minuti antecedenti a Roma-Napoli: “Se ci saranno opportunità di mercato a gennaio, vedremo di farci trovare pronti”. Come se ci saranno opportunità? Massara vive in un mondo tutto suo: se la scorsa estate avesse aggiunto 40 per cento rispetto a quanto poi Gasp ha dimostrato sul campo, sono convinto che la Roma non avrebbe perso quattro partite in campionato, tra l’altro alcune davvero figlie di episodi. È vero che la Roma ha vinto un derby per lo stesso episodio, questa volta a favore, ma Gasperini non è stato messo nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi. Quindi, cosa ti aspetti nelle dichiarazioni di fine novembre? Al limite nulla se devi dire quelle parole da 0-0. Ma forse sarebbe il caso di parlare chiaro per ribadire il seguente concetto: “Dopo le imbarcate di luglio e agosto, stavolta daremo a Gasp quanto merita”.
Ricordo che la Roma si è fatta portare a spasso per Fabio Silva (ora infelice a Dortmund), si è fatta scavalcare dal Benfica per Rios dopo una stucchevole telenovela, si è fatta illudere da Sancho fino al 31 agosto con soluzioni alternative che prevedevano l’arrivo di un giovane a quel punto non ritenuto idoneo per i tempi di inserimento. Siccome gennaio è il mercato di riparazione, spetterebbe a Massara riparare. Ma forse sbaglio io perché tutti i direttori sportivi passati da Roma negli ultimi anni (da Monchi a Pinto, passando per Ghisolfi e dintorni) hanno avuto scarsa fortuna per utilizzare un eufemismo. Eppure qualcuno era stato presentato come il restauratore, l’uomo della provvidenza. Mi fa sorridere il concetto spesso abusato che porta a dire “non vediamo completamente la mano di Gasperini in questa Roma”. Invece, bisognerebbe ringraziare per aver visto almeno un dito – eccome se lo abbiamo visto – pur in assenza di un centravanti vero e di un esterno offensivo di livello. Il resto passerà attraverso le manovre di gennaio, evento da non sottovalutare.
Ricevo ogni giorno messaggi diretti e indiretti in quantità industriale da tifosi di Lazio, Torino, Bari e Salernitana, potrei fare una rubrica a scadenza bisettimanale. Alcuni argomenti li ho trattati, su altri ci tornerò presto. Sul Bari travolto a Empoli una considerazione rapida: Aurelio De Laurentiis ha talmente tante di quelle qualità che non ha bisogno delle mie parole per intuire che una piazza così va sostenuta con un management di livello, altrimenti si affoga nella mediocrità. Il direttore sportivo Magalini ha chiesto scusa per lo 0-5 di Empoli, ma potrebbe farlo anche l’edicolante sotto casa a Poggiofranco, non ha senso. Magalini dovrebbe spiegare come sia possibile passare da Fabio Caserta a Vincenzo Vivarini soltanto perché aveva in mente i bei risultati ottenuti in coppia a Catanzaro. Lo stesso Vivarini che aveva fatto piangere il Pescara, lacrime davvero amare, richiamato dopo aver perso a Bari uno spareggio per andare in B. Più che chiedere scusa per una sconfitta umiliante bisognerebbe non ripetere gli stessi errori, uno dietro l’altro e in fotocopia.
Foto: sito Roma