Ludi (ds Como): “Con gli arbitri abbiamo avuto poca fortuna. I retropensieri e le dinamiche complottistiche non ci appartengono”

03/10/2025 | 16:50:09

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Carlalberto Ludi, ds del Como, ha parlato in conferenza stampa al posto di Cesc Fabregas per presentare la sfida del match contro l’Atalanta di domani.

Queste le sue parole: “Non è successo niente di trascendentale, il mister è squalificato e non sarà presente nel pre e post del match. Venendo da una settimana particolare ci sono state un po’ di polemiche. Uno era rischioso esporlo in conferenza, all’interno della quale ci sono state determinate parole. E due per dimostrare ancora una volta quanto siamo allineati al nostro interno e compatti. Sono qua per questo”.

Come arrivate alla sfida dopo queste polemiche arbitrali? “Noi abbiamo una grande fortuna. Saper resettare sia le vittorie che le sconfitte e le polemiche molto velocemente. Il mister è un allenatore solido, la società è pro attiva. La settimana l’abbiamo approcciata bene, sapendo che andremo ad affrontare una squadra molto forte. Per il nostro valore, anche a livello finanziario e ce la giocheremo alla pari”.

Cosa pensa dell’Atalanta? Anche dopo la Champions… “Confrontarsi contro l’Atalanta è stimolante, una squadra che hanno in organico giocatori che possono sopperire a qualsiasi assenza. Noi comunque abbiamo dimostrato che con il nostro gruppo siamo andati oltre, anche l’anno scorso quando sembrava facile accontentarsi”.

C’è qualche altra perdita in gruppo? “Sì, ci sarà il gruppo completo al netto degli infortunati. Ma gli altri sono a disposizione”.

Che risultato aspettate per il ricorso? Voi avete più scelte rispetto all’anno scorso? “Non vado sugli episodi, non è il mio mestiere commentare quello che è stata l’interpretazione arbitrale. Rocchi ha già commentato l’episodio. Io però voglio commentare chi siamo noi. Noi abbiamo tanta aggressività, siamo cattivi, i giocatori giovani però non compiono gesti cattivi. Siamo intensi, e ne siamo orgogliosi. Probabilmente è poco coerente con il modello italiano. L’allenatore è estremamente energico, intenso, e meno male. Competente, ma lo sappiamo. Passionale anche, ma non irrispettoso. Non l’ho mai sentito parlare male. Questo non dice chi è Fabregas. Ma per quello che è successo oggi non è la rappresentazione di come siamo noi oggi”.

È tutto sull’interpretazione dell’arbitro? “Nel calcio europeo tutti vanno forte, ma non tutte le squadre vengono punite come noi. Non siamo sicuri dei provvedimenti corretti. Magari con la rappresentazione diversa di come è il Como, si potrebbe essere più allineati rispetto al modo di giocare. I tempi del ricorso? Sono fisiologici. Abbiamo fatto tutti i passaggi procedurali. Abbiamo fatto l’annuncio di ricorso d’urgenza, il rosso prevede comunque una giornata di squalifica e penso che alla fine di settimana prossima è fissata l’udienza per manifestare entrambe le posizioni”.

Perché lei e non Fabregas? “Era opportuno che la società si presentasse dopo quanto accaduto”.

Ma il caso di Fabregas rischia di far discutere ancora? “Non posso commentarlo nel mio ruolo. Io dico però che siamo orgogliosi che Fabregas sia il nostro allenatore. E l’Italia deve considerarsi fortunata che Fabregas alleni in Serie A. Non è irrispettoso e non è nemmeno passivo, ma ne vediamo altri in Serie A che sono più conosciuti. Poi la nostra società non è mai andata dietro il retropensiero”.

Importante chiarire che non c’è nessun retropensiero. “No, da parte nostra non ce n’è. Non eravamo contenti, è normale, non penso che il gesto di Jesus Rodriguez sia stato un gesto violento. Penso al contrario che in Italia un minimo sforzo culturale… si sente sempre che si è sempre fatto così, ma questa cosa mi fa incazzare. Rocchi dice che chi provoca e simula deve essere sanzionato… i retropensieri e le dinamiche complottistiche non ci appartengono”.

Il Como è anticipato in trasferta, così si legge, perché siete ricchi. “Nel mio di percepito siamo una squadra estremamente apprezzata e valorizzata. Un modello forse è forzato, ma un tentativo di modello da seguire. Che ha fatto investimenti in una certa direzione con una proprietà forte sì”.

Dopo poche giornate i giocatori stanno rendendo per quello che vi aspettavate? “Noi facciamo valutazioni periodiche, farle a settembre è presto ma siamo contenti della campagna estiva. Anche per come operiamo nel lavoro, con Suwarso, Fabregas che è la chiave. In questo mercato abbiamo operato ancora meglio, la società si sta organizzando. Jesus Rodriguez pensavamo potesse avere un grande impatto nel medio periodo, come Ramon”.

Foto: sito Como