Lippi: “Mio padre odiava la Juve, quando ci andai gli chiesi di avere pazienza”
12/04/2021 | 21:55:48

Marcello Lippi, secondo tecnico più vincente della storia della Juventus con tredici trofei portati in bacheca, spegne oggi ben 73 candeline e, per questa occasione, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “Ricomincio dal No”, poadcast della conduttrice rai Caterina Balivo. Queste alcune delle sue dichiarazioni raccolte da juvenews.eu: “Mio padre odiava la Juve, era un vecchio socialista di quelli al bar che odiano il potere. Magari un giocatore avversario spezzava la gamba a uno juventino e l’arbitro dava rigore e lui diceva: “Non è vero, non era rigore”. Era un anti-juventino convinto. È morto nel ’91, quando nel ’94 sono andato alla Juve andai sulla sua tomba e gli dissi: “Papà, abbi pazienza, ma io ci vado alla Juve. Stammi vicino, te ne farai una ragione, ma io ci vado alla Juve”.
Infine, due parole anche sulla madre, scomparsa qualche mese prima dell’avventura in terra tedesca con l’Italia: “Mia madre è morta nel marzo del 2006, tre mesi prima del mondiale. Quando ho vinto l’ho pensata, avevo una sua collana d’oro che mettevo sempre al braccio, non al collo. Un giornalista scrisse una cosa che criticava la mia ostentazione di questo bracciale. In sala stampa lo presi da parte e gli dissi: “testa di c***o che non sei altro, non ti permettere mai più, questa è la collana di mia madre che è morta tre mesi fa””.