L’IFAB valuta l’espulsione a tempo per proteste anche nel calcio

15/11/2023 | 17:49:19

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Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese The Times, l’IFAB, l’organo che decide sull’introduzione o sulla modifica o meno di nuove regole nel gioco del calcio, starebbe valutando di inserire l’espulsione a tempo per i calciatori in caso di proteste nei confronti dell’arbitro e dei suoi assistenti che vengano considerati oltre i limiti. Una regola che verrebbe introdotta seguendo quella già presente nel rugby. In Inghilterra è già presente una prima bozza dell’espulsione a tempo, e viene applicata nei settori giovanili: dal 2019 infatti esiste la possibilità di allontanare un calciatore per 10 minuti se l’arbitro giudica il suo comportamento, o le sue parole, troppo accese nella protesta. Una nuova regola che ha ricevuto più di un parere positivo da quando è stata introdotta. Per il momento, l’allontanamento a tempo sarebbe usato solamente per punire le proteste eccessive e nessun altro episodio che eventualmente avvenga sul campo da gioco. Sempre a riguardo di questo tema,  l’IFAB starebbe prendendo in seria considerazione anche l’introduzione di una regola che identifichi il capitano come unico calciatore con la facoltà di parlare con l’arbitro (anche questa è già in uso nel rugby) . Lukas Brud, amministratore delegato dell’IFAB, ha dichiarato al Times:

Abbiamo identificato il comportamento scorretto dei giocatori come un grave problema per il calcio e sarà l’argomento principale per l’IFAB nei prossimi anni. Stiamo esaminando cosa possiamo fare attraverso la modifica delle Regole del Gioco o attraverso raccomandazioni e linee guida per misure aggiuntive. Una espulsione a tempo, inoltre, potrebbe essere un deterrente maggiore rispetto a una ammonizione, visto che alcuni calciatori potrebbero non preoccuparsi di ricevere un cartellino giallo, mentre sarebbe ben peggiore un allontanamento dal gioco per un determinato tempo”.

Foto: Twitter personale acerbi