La Lazio non è una sirtuina. Per Sarri un senso di responsabilità dopo le “bugie”
27/06/2025 | 19:45:40

Nelle ultime ore sono circolate voci incontrollate e incontrollabili, assolutamente prive di fondamento su Maurizio Sarri e la Lazio. Si è parlato di dimissioni imminenti, mai è stata sfiorata una situazione del genere. Si è parlato di un incontro avvenuto nella giornata di oggi, nulla di vero. Sarri ha soltanto avvertito un senso di smarrimento (utilizziamo un eufemismo) per non aver saputo da Lotito e dalla società che non si trattava di “se facciamo un’uscita importante, ci sarà un’entrata importante e deciderai tu”. Ma evidentemente di un “non possiamo fare nulla per ora”: se glielo avessero detto, avrebbero fatto una cosa normale, giusta, trasparente e dovuta. Sarri avverte un senso di responsabilità, ha voglia di tornare a lavorare per se stesso e per il suo staff, non intende tradire l’amore dichiarato verso la tifoseria. E questi motivi fanno tutta la differenza del mondo su qualsiasi altra cosa. Poi ci sono i filosofi che dicono “ma con quest’organico può andare avanti a prescindere”. Oppure “ma guadagna 2,5 milioni e mezzo a stagione”, l’ingaggio più basso degli ultimi 7-8 anni. Sono gli stessi filosofi che si occupano di giornalismo dopo aver invitato la gente a fare una tac, distribuendo allarmismo (perché devo essere terrorizzato e non fare ciò che ritengo? È parente, un fratello, un amico intimo, perché lo fanno?). Sono gli stessi filosofi che hanno qualche motivo personale, come se dovessero distribuire questo miele – eppure è una pietanza acida – perché hanno qualcosa (o qualcuno) da tutelare. Già, siccome tengo famiglia bisogna buttare melma sulle persone, roba da non credere. La Lazio non è una sirtuina, ma dovrebbe essere (dovrebbe) una cosa seria dentro una cornice marcia. Non lo diciamo noi, lo sosteneva tanti anni fa un allenatore bravo, esperto, onesto, sincero. E soprattutto DISINTERESSATO.