Fascetti: “Lazio assente, brutta Inter, Fiorentina in ascesa”
13/03/2013 | 14:21:00

Eugenio Fascetti, storico allenatore degli anni ’80, nonchè padre sul campo di Antonio Cassano, è intervenuto a Radiosei nella trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”. Molto amato dal pubblico biancoceleste, Fascetti ha parlato del campionato e della Lazio, sul momento particolare che sta attraversando la società di Claudio Lotito. Queste le sue parole: “Mi sembra una squadra che ogni tanto si assenta, forse non trova la concentrazione giusta o arriva alle partite con poche energie, come è successo domenica sera contro la Fiorentina. Oltretutto, per me la Lazio ha 12 o 13 giocatori all’altezza, non di più, e alla lunga questo si paga, soprattutto se la squadra è impegnata su tre fronti. Sono d’accordo sul Milan, credo proprio che finirà tra le prime tre. Sul Napoli invece ho qualche dubbio, bisogna vedere come reagirà alle ultime prestazioni poco esaltanti, potrebbe anche avere un crollo. Per quanto riguarda le altre squadre, a vederla domenica mi sembra che la Fiorentina sia in ascesa, ha un centrocampo di quantità e qualità, mi ha impressionato molto Borja Valero. Anche la Roma si sta riprendendo, mentre l’Inter quest’anno non mi piace, non mi piacciono né il gioco né gli interpreti”. Sull’eliminazione del Milan dalla Champions League: “Il Barcellona ieri sera è tornato a fare il Barcellona, ma il calcio è sempre qualcosa di irrazionale, vedi il palo del Milan sull’1-0, magari con il pareggio la gara sarebbe andata diversamente. Resta il fatto che quando hai un giocatore come Messi c’è poco fa fare per le avversarie. Oltretutto mi piace perché è un ragazzo pulito, non è assolutamente personaggio”. Come sei diventato allenatore della Lazio?: “Divenni l’allenatore della Lazio per caso, grazie ad un mio viaggio a Catanzaro nel giugno 1986. Quel giorno andai a vedere Catanzaro-Lazio, una partita delicata con entrambe le squadre che lottavano per guadagnarsi la permanenza in serie B. In panchina c’era Gigi Simoni e la gara fu vinta dai biancocelesti per 3 a 2. Poco dopo incontrai il direttore sportivo biancoceleste Regalia, e con quel colloquio iniziò anche la mia avventura alla Lazio”.