Esclusivo Cinquini: “Io e Capello in Russia…”

26/02/2013 | 17:15:00

article-post

Abbiamo chiesto a Oreste Cinquini un reportage. L’esperto dirigente affianca Fabio Capello nell’affascinante esperienza come commissario tecnico della Russia. Ecco il suo racconto, compresi i viaggi da… brividi.

“L’avventura russa e’ affascinante, tuttavia non la chiamerei avventura, bensì “esperienza”. Premetto che io vivo per il calcio, che per me non e’ mai stato un lavoro ma la mia passione. Qui ho trovato un paese straordinario, dove c’è una cultura totalmente diversa da quella europea. Dopo quasi 7 mesi posso dire di aver capito qualcosa del popolo russo. Sia in campo sportivo e non, loro ragionano in modo molto differente da noi. La scelta di vivere a Mosca da parte mia e Fabio è stata un mossa vincente, perché ci ha permesso di vivere al loro fianco e abbiamo potuto accorciare i tempi. Fabio oltre ad essere un professionista capace, ma questo lo sanno tutti, è una persona onesta e molto preparata sul piano culturale e abbiamo in comune una passione e un entusiasmo difficilmente eguagliabili. Pensate, nei primi mesi abbiamo viaggiato tantissimo per vedere più partite possibili, ma non in comodi aerei. Vi racconto un nostro viaggio. Siamo andati da Mosca a Krasnodar con volo di linea con un aereo Tupolev della compagnia Krasnodarairline. Il viaggio tutto ok. Siamo arrivati in albergo nel tardo pomeriggio e dopo una veloce doccia siamo andati alla partita che era un derby (Kuban Krasnodar vs F.C. Krasnodar ),calcio di inizio ore 21. Siamo tornati in albergo dopo la mezzanotte e alle cinque sveglia e corsa all’aereoporto per il volo delle sei. Ceck-in fatto, ci portano all’aereo e cosa troviamo? Un Antonov!!! Avete mai volato su un Antonov? Saliamo dalla coda con una scala ripidissima,appena entrati lo spettacolo era alquanto allarmante. Le poltrone non erano altro che dei seggiolini,sistemiamo i nostri troller su degli scaffali, sembravano le corriere di una volta. Chiaramente non c’era la possibilita’ di assicurarci che non ci cadessero in testa poiché non c’era neppure una chiusura. Abbiamo volato per piu’ di due ore senza una parola e tra continue vibrazioni.  Finalmente arriviamo e Fabio, appena scesi a terra mi ha detto:”Abbiamo rischiato più di Gagarin”. Ma un’ora dopo eravamo su un altro aereo che ci portava a San Pietroburgo”.


“In Russia la gente ha accolto Fabio in maniera stupenda. Spalletti ci ha aiutato tantissimo,perché si è messo immediatamente a disposizione illustrandoci compiutamente tutto ciò che lui aveva imparato dalla sua venuta in Russia e ci ha messo a disposizione un suo collaboratore russo che parla perfettamente l’italiano. La squadra è molto buona. I calciatori sono altamente professionali e collaborativi. Lo staff è formato da due assistenti, Galbiati e Panucci, dal preparatore fisico Neri mentre tutti gli altri sono russi.  Chiaramente ci sono anche cose che potrebbero essere migliori,  ma noi abbiamo cercato di non imporre il nostro credo ma di dialogare con loro. Vi chiederete: “Ma come fate a dialogare?”. Fabio parla molto bene l’inglese, io mi arrangio: sto studiando per migliorarlo,ma l’interprete fa un ottimo lavoro. Ci sarebbe ancora tanto da raccontare. Le cose stanno andando bene. Una considerazione, qui hanno un prodotto umano di grande potenzialita’. La Russia e’ immensa e sul suo territorio vivono più razze che incrociandosi tra loro danno un prodotto umano fantastico per lo sport in generale. Questo non lo dico io, ma la biologia. Sono grandi,potenti e veloci,sono il prototipo dell’atleta. Io per farmi capire dico sempre:” I vostri giovani sono dei diamanti grezzi, servono degli orafi molto bravi per trasformarli in diamanti. Qui non siamo soli, c’è Spalletti, che ho avuto il piacere e l’onore di avere con me sia come calciatore sia come allenatore, c’è l’allenatore Gamba nel judo, che alle ultime Olimpiade ha vinto parecchi ori, c’è Cerioni nella scherma, c’e’ Rosetti il designatore arbitrale, ci sono calciatori italiani o provenienti dal campionato Italiano. Dimenticavo, e’ tornato Messina nel basket. Siamo in ottima compagnia”.