D’Ippolito esclusivo: “Vi racconto il mio primo Conte”
19/08/2014 | 19:26:00

“Ho voglia di fare grandi cose sulla panchina dell’Italia”. Così Antonio Conte, presentato alla stampa questa mattina all’hotel “Parco dei Principi” di Roma, ha inaugurato il primo giorno di scuola a tinte azzurre. Una nuova tappa nella sua carriera dopo la felicissima parentesi alla Juventus, l’esperienza tanto desiderata e a cui ogni allenatore aspira. A confermare le sue ambizioni da Nazionale è lo stesso Vincenzo D’Ippolito, procuratore Fifa ed ex agente del tecnico leccese:
“La prima volta che incontrai Antonio Conte risale a oltre 23 anni fa, era l’estate del 1991. All’epoca avevo iniziato da poco il mio mestiere di agente. Tra i primi ragazzi sotto la mia procura c’erano alcuni elementi della Primavera del Lecce, tra cui Gianluca Petrachi, attuale direttore sportivo del Torino, e Francesco Moriero, che oggi è l’allenatore del Catanzaro. Tra questi 4-5 giocatori c’era anche Conte, il primo tra loro a trasferirsi quasi subito in una grande squadra. Infatti il suo passaggio alla Juventus risale proprio a quell’estate. Ricordo bene il giorno in cui trovammo l’accordo con la dirigenza bianconera: sapevo che Boniperti voleva incontrare il calciatore da solo, ma fu lui stesso a insistere affinché ci fossi anche io. Ci mettemmo davvero poco a trovare un’intesa. Del resto io conoscevo anche la famiglia di Antonio e già a quei tempi si capiva la serenità e la serietà appartenenti al dna dell’uomo. Non ci misi molto a intuire che la sua sarebbe stata una grande carriera, perché solo con basi così solide si sarebbe forgiato il grande uomo e il grande allenatore che è oggi e che tutti conosciamo. L’addio alla Juve e l’aver accettato la Nazionale a soli 45 anni per me è stata una sorpresa. Ha bruciato le tappe, ma questo è sempre stato il suo desiderio. E la stoffa e la professionalità che lo contraddistinguono fin da quell’estate del ’91 ha sempre fatto la differenza…”.
Gianmarco Della Ragione Twitter: OfTheReason90