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Dal benservito di Conte via sms all’annuncio: Diego Costa, 106 giorni per ritrovare l’Atletico

21.09.2017 | 23:45

Diego Costa ritrova l’Atletico Madrid dopo oltre 3 anni, era il primo luglio del 2014 quando il Chelsea annunciava l’acquisto del centravanti brasiliano dai Colchoneros, previo pagamento della clausola rescissoria da 40 milioni di euro. Oggi, dopo 106 giorni di telenovela – dall’esito scontato – è finalmente arrivata l’ufficialità del grande ritorno. Effetti naturalmente dal prossimo gennaio, quando verrà meno il blocco del mercato imposto dalla Fifa (anche per questo l’Atletico in estate non ha forzato i tempi), ma intanto l’attaccante, prossimo al compimento dei 29 anni, si potrà allenare agli ordini del Cholo Simeone, il tecnico che a livello di gare ufficiali aveva salutato il 24 maggio di tre anni fa, al termine dell’infausta notte di Lisbona con il sogno Champions interrottosi soltanto al 93’, quando l’incornata di Sergio Ramos aprì il varco al trionfo dei cugini del Real nei supplementari. Una notte che per Diego era finita già al 9’ del primo tempo, il riacutizzarsi del problema muscolare che lo aveva già condizionato nelle settimane precedenti, quelle della vittoria della Liga, lo aveva tolto di mezzo sul più bello. La sua avventura sulla sponda Blue del Tamigi nel complesso è stata positiva: 58 gol e 24 assist in 120 presenze, in bacheca una Coppa di Lega e soprattutto due Premier League. La prima con Mourinho, la seconda con Conte, l’allenatore al quale è stato legato da un rapporto fatto di alti e bassi, finito con il celebre sms tramite il quale don Antonio lo ha defenestrato, comunicandogli che non rientrava più nei suoi piani. Svolta sorprendente annunciata da Costa la sera del 7 giugno, dopo l’amichevole Spagna-Colombia. Svolta nata da lontano, per la precisione da gennaio, quando tra i due si registrarono storie tese per via del trasferimento della punta in Cina che poi non si concretizzò. In Oriente, a partire dal Tianjin Quanjian, avrebbero fatto follie da 30-40 milioni l’anno per Diego. Ma alla fine la situazione si sgonfiò, soprattutto per le pressioni di Conte che, sentendo profumo di titolo al primo colpo, non volle privarsi del proprio bomber a stagione in corso. In estate il suo agente Jorge Mendes, per non fargli perdere i primi cinque mesi della nuova annata, lo aveva proposto anche al Milan, ma anche per una questione di immagine il club rossonero non accettò il parcheggio sapendo che nel futuro del centravanti ci sarebbe stato comunque quell’Atletico Madrid con il quale Diego era già andato a bersaglio 64 volte in 134 presenze. Adesso è tutto pronto per il secondo atto. O quasi, bisognerà aspettare l’inizio del 2018.

Foto: The Sun