Comolli: “Senza cultura non si vince. Ho chiesto a Matuidi e Trezeguet cosa sia la Juve. Mi hanno risposto, vincere”
14/11/2025 | 23:23:41

L’amministratore delegato della Juventus, Damien Comolli, è stato ospite principale a Hudl Performance Insights 2025, prestigiosa conferenza londinese dedicata all’analisi dei dati nello sport. Intervenendo sul palco – come riportato da La Gazzetta dello Sport – ha affrontato i temi centrali della sua filosofia gestionale che sta inculcando anche nel mondo juventino.
Queste le sue parole: “Come si sceglie un nuovo allenatore? Durante i colloqui, tutti gli allenatori presentano il loro progetto come ideale, salvo cambiare idea una volta iniziato a lavorare. Per questo oggi inserisco nel contratto ciò che dichiarano in fase di colloquio, così se lo ricordano. Io dico subito: questo è il nostro modo di lavorare, i processi sono chiari, i dati guidano mercato, calci piazzati, prevenzione degli infortuni e molto altro. Se va bene, bene; altrimenti ci stringiamo la mano e ci salutiamo. Il coach deve abbracciare questa filosofia. Dedico il 30% del mio tempo a pensare alla cultura del club, perché senza cultura non si vince. Ho chiesto a ex calciatori come Matuidi e Trezeguet quale sia il DNA della Juve, e tutti hanno risposto: vincere. Ma la cultura è un’altra cosa: non arriva dall’alto, si costruisce dal basso. Nel meeting di questa mattina ho detto a tutti: siamo noi a decidere chi siamo; io posso solo dare delle linee guida, ma i valori vengono dal gruppo. La cultura è l’insieme dei valori che condividiamo”.
Foto: sito Juventus