Champions League 2025-2026: ci saranno altre novità nel format?
29/07/2025 | 14:02:33

A settembre si riparte con la seconda stagione del modello lega. Il 2024-2025 è stato ricco di inno͏vazioni, ma ci saranno altri ritocchi il prossimo anno? La UEFA ha già in mente alcune cose e lo scopo è, natural͏mente, quello di ri͏disegnare il calcio europeo e renderlo molto coinvolgente.
I comunicati stampa sono stati piuttosto chiari, non ci saranno più degli stravolgimenti importanti, però non si escludono alcuni aggiustamenti per premiare il merito dei club e per rendere le sfide a eliminazione diretta ancora più avvincenti. Se anche tu ami i grandi club europei e non perdi l’occasione per andare a vedere le loro partite, su Hellotickets puoi trovare i Real Madrid Tickets e puoi prenotare con largo anticipo il tuo soggiorno fuori casa. Ricorda che le squadre hanno bisogno di tutto il nostro sostegno, non solo dal punto di vista economico, ma anche come tifoseria dal vivo negli stadi.
Cosa è già cambiato (e continua) con la fase di lega
Dalla scorsa stagione la vecchia fase a gironi è sparita: adesso 36 squadrecondividono un’unica classifica e disputano otto partite (quattro in casa, quattro in trasferta) contro delle avversarie sempre diverse.
Il nuovo format vale anche nel 2025-2026 e ha già ampliato il numero totale di incontri da 125 a 189 garenella sola regular season. Questo ha permesso di arricchire il calendario televisivo e, di conseguenza, i ricavi.
Quindi, il meccanismo di qualificazione resta invariato:
- Top 8: accesso diretto agli ottavi
- 9-24: playoff di febbraio, andata e ritorno
- 25-36: eliminazione immediata
Questo formato dà più peso a ogni singola partita. La posizione finale non decide solo se si passa il turno, ma anche dove si giocherà più avanti e, soprattutto, contro chi.
Novità 2025-2026: il fattore casa per chi arriva più in alto
La vera modifica per la prossima edizione riguarda l’ordine dei campi nelle fasi a eliminazione diretta. Nella stagione 2024-2025 soltanto gli ottavi garantivano il ritorno in casa alle prime otto della lega. Dai quarti in poi il tabellone era libero, e alcuni club di vertice, l’Arsenal e il Barcellona su tutti, hanno pagato caro il sorteggio sfavorevole.
Da quest’anno, invece, il beneficio si estende fino alla semifinale! La squadra con il piazzamento migliore giocherà il secondo atto davanti ai propri tifosi, salvo che venga eliminata. In quel caso, l’eventuale vantaggio passa a chi l’ha estromessa.
Che impatto avrà questa novità?
- Incentivo concreto a spingere fino all’ultima giornata di gennaio per ottenere una posizione più alta.
- Più importanza strategica alla gestione del ritorno, soprattutto se dovesse servire andare ai rigori.
- Possibile riduzione delle sorprese casuali dovute al sorteggio, sostituite da un criterio meritocratico.
Supplementari e derby nazionali: la situazione
Nei corridoi di Nyon si è parlato anche di abolire i tempi supplementari dalle gare di ritorno, così da passare subito ai rigori per tutelare la tenuta fisica dei giocatori. E non solo, si vocifera anche di reintrodurre il divieto di sfide tra i club dello stesso Paese prima dei quarti, per evitare i derby precoci che riducono l’interesse televisivo nei mercati importanti.
Al momento, però, entrambe le proposte restano solo sul tavolo di discussione. L’esecutivo UEFA le ha rinviate a una possibile votazione autunnale. Se venissero approvate, entrerebbero in vigore non prima del 2026-2027. Quindi, per quest’anno, i tempi supplementari e gli incroci nazionali continueranno come nella stagione 2024-2025.
Perché non vedremo un’altra rivoluzione (almeno per ora)
Dietro la cautela della UEFAc’è anche la matematica. Il nuovo formato ha moltiplicato il prodotto-carta diritti TV: il budget dell’ente prevede delle entrate medie vicine ai 5,2 miliardi di euro l’anno nel ciclo commerciale in corso, con più della metà redistribuita ai club partecipanti.
Cambiare ancora significherebbe:
- Rinegoziare i contrattiappena firmati con i broadcaster globali.
- Esporsi al rischio di inflazione delle partite, con sovrapposizioni ai campionati nazionali.
- Scontentare gli sponsor che hanno pianificato delle campagne sulla base dell’attuale calendario.
Inoltre, il primo anno di sperimentazione ha mostrato degli indicatori di gradimento incoraggianti:
- Media pubblico allo stadio al 92% di capienza.
- Share televisivo del 15% in più rispetto alla stagione 2023-2024.
Di fronte a questi numeri, la linea di UEFA è chiara. Bisogna consolidare, non stravolgere. I piccoli ritocchi, come il vantaggio di campo, servono a perfezionare il sistema senza minarne l’identità.
Quindi, il format lega resterà identico allo scorso anno. La grande novità sarà che chi finisce in alto in classifica giocherà il ritorno dei quarti e delle semifinali in casa. Si sta discutendo la possibilità di rimuovere i tempi supplementari e di limitare i derby nazionali, ma per ora non c’è nulla di certo.
Se stai seguendo tutte le news sulla Champions, la morale è semplice: aspetta la pubblicazione del calendario di settembre, individua le sfide clou e, biglietti alla mano, goditi lo show. In fondo, a rendere speciale la coppa non è solo il format, ma la passione di chi la vive dal vivo.