Caprari: “Ero praticamente un giocatore della Juventus ma poi si sono tirati indietro, meglio così”

11/09/2016 | 10:57:26

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Gianluca Caprari, attaccante attualmente in forza al Pescara ma di proprietà dell’Inter, in vista della sfida tra la squadra abruzzese e quella di Franck De Boer, ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta Sportiva. Ecco le sue parole:

RUOLO – “Per Oddo, sono un trequartista che deve sapersi muovere tra le linee”.

PESCARA-INTER – “Per me è una partita come le altre, anche se chiaramente ci sarà un po’ di emozione in più. Se l’anno prossimo voglio davvero giocare a San Siro, devo pensare a far bene con il Pescara in questa stagione. Sicuramente noi abbiamo lavorato di più insieme, potendo preparare meglio la partita. L’Inter, con tutti i nazionali fuori, ha avuto meno tempo. Non dobbiamo snaturarci, con l’Inter sarà una partita simile a quella con il Napoli”.

RETROSCENA JUVENTUS E… STRAMACCIONI – “Con la Juve era tutto fatto, poi sono spariti e all’ultimo momento hanno detto che non se ne faceva più nulla. Solamente dopo è arrivata l’Inter ed è stato meglio così: loro mi hanno voluto davvero. Nell’Inter attuale, mi sembra che non ci siano giocatori brevilinei come me. Ero già stato vicino ai nerazzurri ai tempi di Stramaccioni. A lui devo molto, mi ha inventato esterno negli Allievi della Roma”.

LA ROMA – “Ricordo lo sguardo e la mia emozione quando Montella mi disse di entrare con lo Shakhtar, in Champions. Poi, sempre lui, mi ha fatto esordire in A contro il Milan e in Coppa Italia contro l’Inter. Il cambio con Totti contro lo Slovan Bratislava? Lui è il re di Roma e vederlo in panchina era una sensazione strana, il mondo sembrava capovolto. Luis Enrique era così: non guardava in faccia nessuno. Giocava chi per lui stava meglio”.

Foto: ilPescara.it