Cannavaro: “Dobbiamo credere nella qualificazione. Tornare in Italia? E’ ovviamente il mio obiettivo”

28/01/2025 | 18:53:51

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Fabio Cannavaro, allenatore della Dinamo Zagabria, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Milan.

Queste le sue parole: “La gestione del Milan non è cambiata: i problemi che c’erano prima ci sono anche adesso. Con Conceicao c’è la sensazione che la squadra ti aspetti di più e poi ti azzanna. Mi piace che abbia trasmesso ai giocatori di non mollare mai e di lottare fino alla fine. Lui era così nel suo passato e lo sta portando anche ora al Milan. Rischia tanto nelle ripartenze come con Fonseca, ma qualcosa di diverso ho visto”.

Ti manca l’Italia? Io sono andato fuori grazie a Lippi. Il mio obiettivo è tornare in Italia, perché poi la casa è lì. Ora cresco. Poi vediamo”.

Rivedrai Conceicao…“Sono contento di rivederlo, ho un rapporto eccezionale con lui. Sono contento di vederlo in Italia perché è un bel professionista. Non pensavo da calciatore che potesse diventare questo tipo di allenatore. Lui poi è sempre stato così spigoloso. Sergio si lamentava un po’ di alcune cose e Renzo Ulivieri gli disse che è un gatto attaccato ai coglioni. Poi lui è sempre preso, fa capire che ci tiene”.

Per te aria di derby? “È uno stimolo in più. Il Milan in Champions ha una storia importante e anche per i miei giocatori domani sarà una squadra importante. Noi dovremo soffrire, perché la differenza c’è, ma dovremo sfruttare le situazioni che verremo a creare”.

Credete alla qualificazione? Ci crediamo, è giusto che ce lo giochiamo. Quando giochi in Champions è sempre bello. Mi ricordo quando giocavo da calciatore contro il Milan ed era sempre una grande partita: il Milan ha scritto la storia del calcio, è conosciuta in tutto il mondo, è una squadra che ci rende orgogliosi”.

Che ne pensi di Gabbia? “Gabbia giocatore interessante, è cresciuto tanto. La nostra scuola ha smesso un po’ di lavorare rispetto a come si faceva prima e di questo ne ha risentito anche un po’ la Nazionale. Le italiane fanno crescere i giovani e poi li vendono in Premier League. Prima era il contrario. Ora ci sono tante società straniere, che hanno l’obiettivo di scovare talenti per poi venderli”.

Il Milan penserà al derby? “No, sono qua per vincere”.

Foto: Instagram Udinese