Cairo: “Il calcio patrimonio delle famiglie”

27/04/2015 | 09:55:00

article-post

Il presidente del Torino è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Rai a margine della trasmissione Radio Anch’io Sport.Urbano Cairo è tornato sulla storica vittoria di ieri ai danni della Juventus di Massimiliano Allegri, oltre ad esprimere il proprio pensiero sui fatti di violenza che hanno fatto da contorno al derby della Mole.

E’ stata una grande giornata per noi, abbiamo sfatato la tradizione che vedeva il Toro senza successi nel derby da venti anni. Abbiamo fatto bene nel primo tempo, nella ripresa abbiamo tenuto bene il campo. È il coronamento di un percorso di crescita nato quattro anni fa, che ha dato soddisfazioni in Italia e in Europa. Abbiamo espugnato il San Mames, onorando l’Europa League nonostante l’eliminazione agli ottavi e facendo benissimo in Serie A in questa stagione”, ha esordito il presidente granata.

Gli scontri che rovinano giornate di sport come quella di ieri? “Le bombe carta non sono state lanciate dai nostri tifosi. Ci sono purtroppo situazioni di tifo che vanno oltre, devo dire che anche allo Stadium vidi uno striscione bruttissimo che sottolineava la tragedia di Superga. Tutti dobbiamo abbassare i toni, a volte vedo tweet allucinanti. Dobbiamo darci una regolata, altrimenti non possiamo pretendere molto dai tifosi”.

Anche i presidenti devono dare un taglio a questi teppisti? “Noi rispettiamo pienamente la legge, al Torino come in tutte le squadre. Dobbiamo abbassare i toni della dialettica verbale tutti insieme, che a volte superano i limiti. Alcuni tweet vanno a colpire in maniera sbagliata, io non faccio tweet ma chi li fa dovrebbe prestare maggiore attenzione”.

Lei sta con l’atteggiamento adottato da Pallotta? “Il presidente della Roma ha fatto bene da un certo punto di vista, ma forse avrebbe dovuto esporsi in modo diverso. Io sto con me stesso, con un atteggiamento contro la violenza. Anche la violenza verbale è sbagliata, dal mio punto di vista anche Pallotta non ha fatto bene a usare simili parole. Non credo che un dirigente debba scendere a un livello così basso”.

Qual è la responsabilità del calcio? “Bisogna fare i fatti, in Inghilterra la situazione del tifo violento è stata risolta con atteggiamenti decisi. Oggi gli stadi inglesi sono luoghi pacifici, i tifosi facinorosi vengono allontanati immediatamente. Le parole contano poco, adesso bisogna attuare le leggi”.

Cosa può fare il mondo del calcio? “Bombe carta a parte, ieri nello stadio la situazione è stata normale. Non possiamo avere uno steward per ogni tifoso presente. I controlli, però, devono essere più rigidi e attenti”.

Come è possibile portare bombe carta all’interno di uno stadio? “Il calcio deve tornare a essere un patrimonio delle famiglie. Ieri ero allo stadio con la mia famiglia, tutti devono avere la possibilità di farlo. Le nuove generazioni devono appassionarsi al calcio, non devono esserci rischi per famiglie e bambini. Questo va tutelato in maniera notevole, altrimenti mettiamo a rischio il calcio stesso. Senza gente allo stadio, il pallone si sgonfia. Sarebbe davvero un grande peccato”.